(Teleborsa) -
Credem ha chiuso i risultati al 30 settembre con un
utile netto consolidato di 275,8 milioni di euro, quasi raddoppiato (+98,1%) rispetto al 30 settembre 2020, influenzato dall’apporto positivo contabile dell’acquisizione Caricento (badwill). Il ROTE annualizzato è pari a 13,4%, il ROE annualizzato si attesta a 11,6%. Il ROTE, al netto degli effetti contabili (badwill) dell’acquisizione della Cassa di Risparmio di Cento è pari a 8,9%.
A fine settembre 2021 il
margine di intermediazione si attesta a 949,6 milioni, (+6,1% a/a), mentre il
margine finanziario è pari a 361,7 milioni (-0,6% a/a). Il margine da servizi raggiunge 587,9 milioni (+10,7% a/a), con
commissioni nette che ammontano a 473,4 milioni (+11,5% a/a). I
l risultato lordo di gestione è pari 379,1 milioni (+0,7%), mentre il
risultato operativo si attesta a 310,7 milioni (-0,5% a/a).
Coefficienti patrimoniali solidi, con un
CET1 ratio pro-forma calcolato su Credemholding, inclusivo dell’utile del trimestre che incorpora la contabilizzazione degli effetti della fusione per incorporazione della Cassa di Risparmio di Cento (badwill),
pari a 14,3%, ai massimi livelli del sistema con
oltre 1,5 miliardi di euro di margine sui requisiti patrimoniali di vigilanza; per il 2021 il CET1 Ratio minimo (SREP) assegnato al Gruppo è pari a 7,56%, il requisito più basso tra le banche italiane vigilate da BCE. Il Tier 1 capital ratio è pari a 14,64% ed il Total capital ratio al 16,52%.