(Teleborsa) - "Il
settore della logistica già
oggi gioca un ruolo fondamentale per la
sostenibilità del
sistema Paese e la sua
competitività consentirà all’Italia di costruire un
percorso di sviluppo sostenibile nel medio e lungo periodo". Così
Fabrizio Favara, Chief Strategy Officer di Ferrovie dello Stato, intervenendo alla seconda giornata del
6° Forum Internazionale di Conftrasporto-Confcommercio che si è tenuto a Roma il 9 e 10 novembre.
Ne dà notizia
FsNews.it, il portale di informazione del
Gruppo FS Italiane, sottolineando che il
settore del trasporto deve ridurre complessivamente le sue emissioni di circa il
60%, l’autotrasporto merci su strada oggi, pur rappresentando il 5% dei veicoli complessivi circolanti, emette da solo il 25% del totale emissioni del settore del trasporto su gomma..
"L'Italia - ha sottolineato Favara - è il
secondo paese manifatturiero in
Europa dietro alla Germania ma è anche un paese che importa
materie prime e esporta prodotti finiti e semilavorati" .Il
trasporto merci e le soluzioni di intermodalità - si legge ancora su
Fsnews - sono parti di un
binomio inscindibile, su cui insistono gli investimenti della
Missione 3 del PNRR e i 24 miliardi che il piano destina al miglioramento dell’infrastruttura ferroviaria nazionale.
"Una
fase storica simile all’attuale di
sviluppo infrastrutturale per le ferrovie
risale a quello che portò l’alta velocità, ma in quel caso si trattava di migliorare singoli segmenti, mentre oggi gli investimenti del
PNRR abilitano lo sviluppo di tutti i territori e in particolare al Sud", ha proseguito Favara rilevando che "dopo gli anni della
profonda ristrutturazione industriale che ci ha però garantito oggi di poter guardare al futuro, per fare il salto verso gli obiettivi che ci impone
l’Europa - c’è
bisogno di inaugurare una stagione di nuova cooperazione che coinvolga tutti per un nuovo modello di logistica dal primo all’ultimo miglio, dal punto di carico delle merci fino alla loro
destinazione finale, chiaramente nell’ottica imprescindibile di garantire una
gestione a valore per tutti gli attori della filiera".
Per Favara, "occorre sfruttare lo
sviluppo infrastrutturale per allargare il
perimetro complessivo di fatturato e valore aggiunto del settore della logistica nazionale, e in questo modo garantire al
sistema Italia di diventare la porta di accesso dell’Europa e ai singoli operatori di costruirsi un percorso di creazione di
valore sostenibile nel medio e lungo periodo".
Nel suo intervento il Presidente Conftrasporto
Paolo Uggé ha rilevato che "occorre promuovere con determinazione
l'intermodalità, soluzione già pronta per l’efficienza energetica e la sostenibilità dei trasporti e della logistica - potenziando i nodi logistici (porti, interporti, terminal, raccordi ferroviari privati) e rendendo strutturali gli incentivi al trasporto combinato marittimo e ferroviario e lo
sconto traccia per l’accesso alla rete”. L’investimento su
porti e interporti, la dorsale adriatica, il rinnovo delle flotte di TPL, i centri intermodali, insieme al Cismi Centro per l'innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità, previsto nel decreto legge Infrastrutture e trasporti sono
pezzi di un puzzle - ha spiegato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
Enrico Giovannini - che si vanno, forse, componendo. Il
2022 sarà un anno cruciale".