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Ue rivede al rialzo la crescita del PIL dell'Italia: +6,2% nel 2021

Gentiloni: ripresa economica in Europa sta mutando da rimbalzo a espansione, ma attenzione ai venti contrari.

Economia
Ue rivede al rialzo la crescita del PIL dell'Italia: +6,2% nel 2021
(Teleborsa) - La Commissione europea ha nuovamente rivisto al rialzo le previsioni sull'inflazione dell'Area euro. Nelle previsioni economiche autunnali, l'esecutivo comunitario ha stimato infatti un'inflazione al 2,4% sulla media di quest'anno, al 2,2% nel 2022 e in moderazione all'1,4% nel 2023. Nelle previsioni economiche precedenti, risalenti al 7 luglio, la Commissione europea prevedeva un'inflazione dell'1,9% quest'anno e dell'1,4% il prossimo, e si trattava di cifre che erano state già riviste al rialzo rispetto a 1,7% e 1,3%, rispettivamente, indicate nelle previsioni economiche di primavera. Bruxelles ha ritoccato al rialzo anche la previsione sulla ripresa economica dell'Area euro di quest'anno al +5%, mentre ha rivisto al ribasso quella sul 2022 al +4,3%. L'esecutivo Ue stima poi un +2,4% sul PIL 2023.

Al rialzo anche le previsioni di ripresa economica dell'Italia: ora la stima è di un aumento del PIL del 6,2% quest'anno, cui dovrebbe seguire una espansione del 4,3% nel 2022. Nel 2023, infine, secondo le cifre indicate nelle previsioni economiche autunnali, la crescita dell'Italia si modererebbe al 2,3%. Nelle previsioni precedenti, pubblicate il 7 luglio, la Commissione europea prevedeva un +5% sul PIL 2021 in Italia e un più 4,2% nel 2022. La Commissione europea ha anche previsto che il deficit dell'Italia resterà molto elevato, con una limatura al 9,4% del PIL quest'anno, dopo il 9,6% del 2020, per poi smorzarsi al 5,8% nel 2022 e al 4,3% del PIL nel 2023. L'esecutivo comunitario pronostica una diminuzione del livello di Debito-PIL già da quest'anno, al 154,4%, dal 155,6% del 2020. Sul 2022 si attende una moderazione del debito-PIL al 151,4% e nel 2023 una limatura al 151%.

Il tasso di disoccupazione salirà in Italia quest'anno al 9,8%, dal 9,2% del 2020, per poi attenuarsi al 9,3% nel 2022 e al 9,2% nel 2023 quando tornerà al valore del 2020. Dopo il crollo del 10,3% del 2020, secondo l'Ue l'occupazione in Italia quest'anno recupererà un 5,9%, nel 2022 un 4% e nel 2023 salirà di ulteriore 2%.

La ripresa economica in Europa sta mutando da rimbalzo "a espansione, ma ora sta anche subendo alcuni venti contrari", ha affermato il Commissario europeo all'economia, Paolo Gentiloni, nella conferenza stampa sulle previsioni economiche autunnali. Secondo Gentiloni il rafforzamento della crescita sta aiutando a stabilizzare le finanze pubbliche, mentre il supporto di nextGenerationEu ha contribuito a portare gli investimenti pubblici ai massimi da oltre 10 anni. Ora ci sono tre rischi chiave da tenere sotto controllo, ha detto: gli aumenti dei casi di Covid, l'inflazione che sta accelerando e i problemi nelle catene di forniture globali che pesano su molti settori.

"Ovviamente dobbiamo monitorare da vicino l'inflazione. Quando diciamo che non vediamo al momento un aumento dei salari che vada oltre la produttività, cioè effetti di secondo livello, guardiamo alla realtà. Ma tenuto presente che ci può essere un ritardo di questi aumenti, il fatto che non ci siano non significa che non possano accadere in futuro", ha aggiunto.
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