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Censis, De Rita: "Gioco online illegale aggrava la ludopatia. Incentivare reti legali"

L'intervista al presidente dell'Istituto in occasione della presentazione del Rapporto Lottomatica-Censis sul Gioco Legale" in Italia

Economia
Censis, De Rita: "Gioco online illegale aggrava la ludopatia. Incentivare reti legali"
(Teleborsa) - "Il gioco è espressione dell'umanissima voglia di divertirsi di milioni di italiani, che dimostrano ogni giorno nel concreto che è possibile giocare senza eccessi e senza finire preda di derive patologiche. Il gioco legale è un ecosistema alternativo a quello illegale ed è il miglior alleato ad ogni strategia di contenimento dei fenomeni criminali e di quelli patologici". Queste le parole del presidente del Censis, Giuseppe De Rita in occasione della presentazione "Rapporto Lottomatica-Censis sul Gioco Legale" in Italia svoltasi questa mattina presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica.





Quali le principali evidenze emerse dal "Rapporto Lottomatica-Censis sul Gioco Legale" in Italia?

"Il gioco legale in Italia sta diventando una componente di coesione e coinvolge quasi il 40% delle persone. La paura della ludopatia, da una parte, e delle bische clandestine, dall'altra, porta a una convergenza verso una fiducia nel gioco legale per la capacità di trasparenza che il gioco legale ha. E in una società che vive sempre di emozioni questo rappresenta un elemento positivo in quanto regola in maniera abbastanza razionale la parte meno razionale che c'è in noi. Il gioco, l'avventura e l'azzardo vanno regolati e non rifiutati per paura".

In sintesi possiamo, dunque, affermare che – stando a quanto emerge dal Rapporto – l'atteggiamento degli italiani verso il gioco legale è positivo?

"Direi di sì. Adesso dobbiamo, tuttavia, vedere cosa succede dopo la pandemia che ha creato uno spazio enorme del gioco a distanza. Il gioco digitale è raddoppiato mentre la parte fisica è diminuita. E mentre sul gioco in presenza vi è una possibilità di autocontrollo da parte del singolo, la solitudine rappresentata dal gioco a distanza non è mai un aspetto positivo. Sarebbe, dunque, auspicabile che il gioco tornasse a fluire per le reti fisiche".

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