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Covid, la quarta ondata spinge i Paesi europei verso nuove restrizioni

Lockdown per i non vaccinati in Austria e Lettonia, forti limitazioni in Belgio e Olanda. La Germania prepara l'esercito per il supporto agli ospedali.

Economia, Salute e benessere
Covid, la quarta ondata spinge i Paesi europei verso nuove restrizioni
(Teleborsa) - L'Europa si prepara ad affrontare la quarta ondata della pandemia di Covid. L’Organizzazione mondiale della Sanità ha segnalato come si tratti dell'unica regione al mondo in cui sia i contagi sia i decessi sono in costante aumento, per la sesta settimana consecutiva. Nel continente nell'ultima settimana è stato registrato infatti un incremento del 7% dei contagi, per un totale di 1,9 milioni ben oltre la metà dei 3,1 milioni di nuovi casi accertati a livello globale. In aumento anche i decessi che sono cresciuti del 10%, rappresentando oltre la metà dei 48mila morti segnalati a livello globale

Il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) ha definito "molto preoccupante" la situazione in Belgio, Polonia, Paesi Bassi, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Ungheria e Slovenia. "Preoccupante" invece la situazione in Germania, Austria, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Romania e Slovacchia. L'Italia resta con Malta, Svezia e Spagna a un livello di "bassa preoccupazione". Su tutto il territorio europeo sono diverse quindi le misure che sono state intraprese a livello locale per contenere la nuova ondata di contagi.




In Germania, secondo quanto ha riportato Der Spiegel, Angela Merkel è pronta a schierare l'esercito a sostegno del sistema sanitario in affanno: la rivista tedesca parla di una mobilitazione di 12mila militari per sostenere ospedali, cliniche e centri sovraccarichi di lavoro mentre si pensa di estendere a tutto il territorio tedesco la misura già messa in campo a Berlino e in Sassonia e Baviera di consentire l'accesso a ristoranti, bar, cinema ed eventi culturali solo agli immunizzati.

In Austria da oggi è in vigore il lockdown duro per i non vaccinati. La misura interessa circa due milioni di austriaci non immunizzati che possono lasciare le loro case solo per il lavoro, acquisti di prima necessità e attività motorie. Il governo ha annunciato controlli serrati con multe di 500 euro per i cittadini e 3.600 euro per gli esercenti. Dalle limitazioni sono esclusi bambini sotto i 12 anni, donne incinta e coloro che non possono vaccinarsi. Sono esentati anche gli alunni che partecipano allo screening di massa nelle scuole. Chi riceve la prima dose entro il 6 dicembre ed è in possesso di un tampone pcr negativo per 48 ore 'esce' dal lockdown. Lockdown solo per non vaccinati in vigore anche in Lettonia.

Anche il Belgio si prepara a una stretta per contrastare l'aumento di contagi con nuove raccomandazioni del Comitato tecnico-scientifico al governo: il ripristino dell'obbligo della mascherina al chiuso dai 9 anni, il ritorno al telelavoro dove possibile, la chiusura per almeno 3 settimane delle discoteche e delle attività sportive al chiuso. Nuove restrizioni anche in Olanda per le prossime tre settimane: tra queste la chiusura di bar e ristoranti alle 20 e dei negozi di beni non essenziali alle 18, stop ai tifosi allo stadi e ampliamento dell'elenco di luoghi in cui è necessario mostrare il Green Pass.

Nel frattempo l'India ha deciso di riaprire le frontiere a tutti i turisti vaccinati provenienti da 90 paesi. Il ministro alla Salute ha pubblicato nuove linee guida sulle procedure per i viaggiatori internazionali che entrano nel paese, rimasto chiuso al turismo dal 24 marzo del 2020. I turisti in arrivo in India dovranno essere pienamente vaccinati o avere un test di negatività al Covid ottenuto entro le 72 ore precedenti il volo. I viaggiatori provenienti dai paesi che hanno accordi di mutuo riconoscimento del certificato vaccinale con l'India, come Usa, Regno Unito e la maggior parte dei paesi europei, potranno entrare in India senza sottoporsi al test all'arrivo. Per gli altri, invece, sarà effettuato un test rapido in aeroporto. L'India ha riaperto le sue frontiere al turismo già dal 15 ottobre, ma solo per gruppi organizzati di viaggiatori che seguissero itinerari precisi e viaggiassero su voli charter, da oggi invece riammette voli commerciali, per la prima volta da 20 mesi.
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