(Teleborsa) - L'Istat stima per settembre 2021 una flessione congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l'estero, più intensa per le
importazioni (-1,7%) che per le
esportazioni (-1,3%). La diminuzione su base mensile dell'export è dovuta al calo delle vendite sia verso l'area UE (-1,5%) sia verso i mercati extra UE (-1,0%). La stima del
saldo commerciale a settembre 2021 è pari a +2.454 milioni di euro (era +6.039 a settembre 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +5.956 milioni (era +7.707 a settembre dello scorso anno). Nel terzo trimestre 2021, rispetto al precedente, l'export cresce del 2,8%, l'import del 5,5%, sottolinea l'Istituto nazionale di statistica.
A settembre 2021, l'
export cresce su base annua del 10,3%, per effetto dell'aumento delle vendite sia verso l'area UE (+15,0%), sia verso i mercati extra UE (+5,2%). L
'import registra un incremento tendenziale più marcato (+22,5%), che interessa sia l'area UE (+15,7%) sia, in misura molto più ampia, l'area extra UE (+32,5%).
Tra i settori che contribuiscono maggiormente all'aumento tendenziale dell’export si segnalano
prodotti petroliferi raffinati (con una crescita del 121,6%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+15,5%), sostanze e prodotti chimici (+22,1%), macchinari e apparecchi n.c.a (+7,8%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+12,2%). Sono in calo le vendite di
autoveicoli (-21,1%) e di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-14,8%).
Su base annua, i paesi che contribuiscono in misura maggiore all'incremento dell'export nazionale sono
Germania (con un aumento del 12,5%),
Spagna (+21,4%), Belgio (+27,5%) e Francia (+8,8%). Risulta in diminuzione l’export verso
Svizzera (-10,4%),
Stati Uniti (-2,3%), Giappone (-8,9%) e Regno Unito (-1,7%).
Nei primi nove mesi del 2021, la crescita tendenziale delle esportazioni (+20,1%) è dovuta in particolare all'aumento delle vendite di
metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+31,0%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+19,1%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+26,0%), sostanze e prodotti chimici (+18,7%) e apparecchi elettrici (+25,2%).
A settembre 2021 i
prezzi all'importazione crescono dello 0,8% su base mensile e del 12,3% su base annua.