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PIL, Pisauro (UpB): sarà almeno 6,1%, rischi ribasso per futuro

Senza danni nuova ondata possibile chiudere 2021 a + 6,3%

Economia
PIL, Pisauro (UpB): sarà almeno 6,1%, rischi ribasso per futuro
(Teleborsa) - "Secondo le stime effettuate con i modelli di breve termine dell'UPB nel quarto trimestre dell'anno in corso, nell'ipotesi di assenza di nuove restrizioni per l'emergenza sanitaria, il PIL si espanderebbe in termini congiunturali poco al di sotto di un punto percentuale. Considerando una crescita dello 0,7 per cento la variazione del PIL nel complesso del 2021 sarebbe del 6,3 per cento e si renderebbe possibile il rientro sui livelli di attività precedenti al già dal prossimo inverno".





Così il Presidente dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio, Giuseppe Pisauro, in audizione sulla Manovra, precisando che "se anche negli ultimi tre mesi dell'anno la crescita economica fosse nulla la variazione del PIL nel 2021 sarebbe comunque del 6,1 per cento, quindi appena superiore all'obiettivo del Governo".

"Nelle ultime settimane - prosegue - si è registrata anche in Italia una recrudescenza dell'epidemia che potrebbe influenzare l’attività economica tra lo scorcio finale di quest’anno e l’avvio del successivo. Nell’opinione del panel dei previsori UPB potrebbero inoltre configurarsi altri scenari avversi che delineano quindi una prevalenza di rischi al ribasso. Nel confronto con le previsioni recenti di istituzioni e analisti privati gli obiettivi del Governo sul PIL risultano cauti per il 2021 mentre si collocano nella fascia alta delle stime per i prossimi anni".

L'impatto della manovra sulla crescita
dei prossimi due anni - il 2022 e il 2023 - "sarà dello 0,5 e dello 0,3 per cento del Pil, mentre l'impatto sarebbe più restrittivo nel 2024", dice Pisauro. "Tenuto conto dell'attuale composizione della manovra l'impatto sull'economia italiana, secondo i nostri modelli, sarebbe quantificabile in una maggiore crescita nel 22 e nel 23 rispettivamente di 0,5 e 0,3 per cento di Pil", ha detto. "L'impatto sarebbe appena restrittivo nell'ultimo anno, il 2024" ha continuato. La manovra - continua - "prevede interventi espansivi pari al 2 per cento del Pil nel 2022, qui parliamo di manovra lorda. Dell'1,9 nel '23 e 1,8 nel '24. Circa 2 per cento l'anno". Gli interventi di copertura - ha detto ancora - "sono invece nel triennio grossomodo di mezzo punto percentuale l'anno, 0,7 per cento nel 2022, 0,4 nel 23 e 0,6 nel 24".


Pisauro inoltre ha segnalato "ancora in alcune parti elementi d'indeterminatezza che probabilmente si scioglieranno nelle prossime settimane". Uno di questi è la "riforma fiscale che per ora risulta delineata nei soli principi fondamentali con la sola definizione definitiva del fondo per la riduzione della pressione fiscale e l'indicazione di massima dei campi d'intervento, 8 miliardi l'anno circa nel complesso e i campi d'intervento Irpef e Irap".

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