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Riforma fiscale, Banca d'Italia: cautela per individuare le coperture adeguate per gli interventi

L'audizione del Capo del Servizio Struttura economica: misure in materia di pensioni sono giustamente improntate alla prudenza.

Economia
Riforma fiscale, Banca d'Italia: cautela per individuare le coperture adeguate per gli interventi
(Teleborsa) - La Banca d'Italia invita alla "cautela" nel processo di riforma fiscale "per individuare le coperture adeguate per gli interventi che verranno definiti". Il Capo del Servizio Struttura economica della Banca d'Italia, Fabrizio Balassone, è stato ascoltato in audizione dalle commissioni Bilancio di Camera e Senato in merito alla manovra. Secondo l'Istituto di Via Nazionale dovranno infatti essere individuate "le soluzioni adatte a incentivare lavoro e investimenti".

Per quel che riguarda la revisione dell'Irpef, "poiché i redditi da lavoro dipendente rappresentano poco più della metà del reddito complessivo dichiarato, l'obiettivo di ridurre il cuneo fiscale che grava su di essi sarebbe più efficacemente raggiungibile con la revisione di detrazioni e trattamento integrativo (ex bonus Irpef) piuttosto che con la sola riduzione delle aliquote (che favorirebbe anche i redditi diversi da quelli da lavoro dipendente)". "Ciò – ha spiegato Balassone – consentirebbe interventi più selettivi anche per l'obiettivo di riduzione delle aliquote marginali effettive, concentrando le risorse sulla platea di contribuenti esposta alle criticità più evidenti".


Va bene procedere anche con ulteriori riduzioni dell'Irap purché si trovino coperture alternative al finanziamento del Servizio sanitario nazionale, "specie in quelle Regioni dove la gestione della Sanità è in disavanzo". "Per quanto riguarda l'Irap il Governo indica invece l'intenzione di ridurne l'aliquota. Questo intervento – ha sottolineato il dirigente della Banca d'Italia – segue una serie di misure adottate in passato che hanno modificato significativamente le caratteristiche dell'imposta e ne hanno ridotto il gettito (dal picco del 2,5 per cento del PIL registrato nel 2007 all'1,2 nel 2020)".

"Mentre si definisce la manovra di bilancio e si avvia l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, vanno individuate le aree di intervento che consentiranno di definire un percorso credibile di riduzione dell'incidenza del debito sul PIL, che proceda a passo sostenuto anche oltre questo triennio di programmazione", ha affermato il Capo del Servizio Struttura economica della Banca d'Italia . "In questa prospettiva le misure in materia di pensioni sono giustamente improntate alla prudenza", ha aggiunto. "Come osservato dalla Banca d'Italia nell'audizione sulla Nadef, sarebbe opportuno che eventuali margini di manovra derivanti da un andamento dei conti pubblici migliore delle attese venissero utilizzati per accelerare il processo di riduzione del debito. Questa prudenza potrà consentire di sfruttare appieno le potenzialità di sviluppo derivanti da una completa ed efficace realizzazione degli interventi previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza e delle riforme che lo accompagnano", ha concluso.
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