(Teleborsa) -
Giornata negativa per Piazza Affari e le altre principali Borse europee. I timori per una quarta ondata di coronavirus, con nuove restrizioni in diversi Paesi del Vecchio Continente, e una stretta nella politica monetaria bilanciano
i dati positivi provenienti dagli
indici PMI (sia il manifatturiero che quello dei servizi in aumento a novembre). Intanto, l'economista della BCE
Isabel Schnabel ha segnalato che "i rischi per l'inflazione sono al rialzo" e "l'incertezza è aumentata".
Nessuna variazione significativa per l'
Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,124. L'
Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,49%. Forte riduzione del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (-1,52%), che ha toccato 75,58 dollari per barile.
Balza in alto lo
spread, posizionandosi a +125 punti base, con un incremento di 4 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari allo 0,98%.
Tra i listini europei piccola perdita per
Francoforte, che scambia con un -0,63%, senza slancio
Londra, che negozia con un +0,09%, e tentenna
Parigi, che cede lo 0,21%.
Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dello 0,79% sul
FTSE MIB; sulla stessa linea, il
FTSE Italia All-Share perde lo 0,80%, continuando la seduta a 29.719 punti.
In ribasso il
FTSE Italia Mid Cap (-1,1%); con analoga direzione, in forte calo il
FTSE Italia Star (-1,58%).
Tra i
best performers di Milano, in evidenza
Nexi (+1,30%),
Unicredit (+1,12%),
Atlantia (+1,06%) e
Buzzi Unicem (+1,03%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su
Moncler, che ottiene -2,73%.
Affonda
Amplifon, con un ribasso del 2,49%.
Crolla
STMicroelectronics, con una flessione del 2,17%.
Sotto pressione
Telecom Italia, con un forte ribasso dell'1,84%. Vivendi
ha affermato che "è un
investitore di lungo termine in TIM e non intende dismettere la propria la quota".
Unico titolo a media capitalizzazione a Milano,
Autogrill ottiene un +1,79%.
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Juventus, che prosegue le contrattazioni a -6,54%.
Vendite a piene mani su
Carel Industries, che soffre un decremento del 3,72%.
Pessima performance per
Sesa, che registra un ribasso del 3,23%.
Sessione nera per
Esprinet, che lascia sul tappeto una perdita del 3,17%.