(Teleborsa) - "Finalmente, dopo
anni di battaglie dell’associazione per la valorizzazione dei dottori commercialisti, un
primo importante riconoscimento": questo il commento di
AIDC,
l’Associazione italiana Dottori Commercialisti, alla circolare 16/E dell’Agenzia delle Entrate del 29 novembre 2021 sul tema del DL 157/2021
Misure urgenti per il contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche.
"Al di là delle consuete
difficoltà operative, questa
scelta è motivo di orgoglio per la nostra
Associazione". L’obbligo del visto di conformità viene ora esteso anche al caso in cui, con riferimento alle spese per interventi rientranti nel Superbonus, il contribuente fruisca di tale detrazione nella dichiarazione dei redditi. Analogamente, Il
Decreto anti-frodi introduce l’obbligo del visto di conformità e dell’attestazione della
congruità delle spese sostenute in relazione ai Bonus diversi dal Superbonus, per i quali è esercitata
l’opzione per lo
sconto in fattura o la cessione del credito.
"È ovvio che la
stragrande maggioranza dei
visti sarà rilasciata da
dottori commercialisti. Per noi è una
grande sfida - ribadisce AIDC -, in sostanza siamo stati incaricati di evitare
accordi fraudolenti: siamo un presidio di legalità".
Le
nuove norme nascono a seguito della scoperta da parte dell'
Agenzia delle Entrate di enormi abusi relativi all’accesso alle agevolazioni: per tutelare
l'interesse collettivo e per non cancellare una misura ritenuta importante per la crescita, ci si affida a una asseverazione e a un
visto rilasciato da professionisti."Si tratta - aggiunge AIDC – di un
riconoscimento per gli
sforzi di quanti negli anni si sono impegnati per dimostrare che i
dottori commercialisti sono indispensabili per il Paese. È una
grande occasione per la professione ed è la dimostrazione che la categoria può essere utilizzata dalla Pubblica Amministrazione per
funzioni e attestazioni importanti, secondo il principio della sussidiarietà. Uno dei cavalli di battaglia di AIDC è proprio lo
sviluppo della figura di incaricato di pubblico servizio per il dottore commercialista. Con pazienza eravamo riusciti a convincere le altre associazioni sindacali e il Consiglio Nazionale delle nostre proposte di riforma dell’Ordinamento, poi tutto si è arenato. Riprenderemo il
nostro impegno sul tema, AIDC è convinta che i dottori commercialisti possano essere protagonisti per il
rispetto della legalità anche nella grande impresa del
PNRR".