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Mercato auto Italia, prosegue "l'emorragia di immatricolazioni": -24,6% sul 2020

Economia
Mercato auto Italia, prosegue "l'emorragia di immatricolazioni": -24,6% sul 2020
(Teleborsa) - Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha comunicato che a novembre 2021 sono state immatricolate 104.478 autovetture a fronte di 138.612 immatricolazioni nello stesso mese dell’anno precedente, con una diminuzione di più del 24%. Altro mese in rosso quindi per il mercato italiano dell'auto.



"Non si ferma l’emorragia delle immatricolazioni", è il commento di Unrae che segnala che il saldo è negativo anche se si considera novembre 2019, -30,8%: "nei primi 11 mesi dell’anno la “voragine” delle auto perse rispetto al 2019 è di oltre 400.000 unità (-22,8% con 1.371.166 immatricolazioni)".

“Non si può accompagnare in modo efficace e sostenibile la transizione verso la decarbonizzazione se non si interviene sostenendo la domanda con un piano strutturale e pluriennale anche per il ricambio del parco circolante”, ha commentato Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE. “Per una maggiore diffusione delle nuove tecnologie sono necessari incentivi anche a fronte di rottamazione, altrimenti vanificheremo gli effettivi benefici ambientali”.

Per l’UNRAE, come per altri osservatori, nel nostro Paese manca ancora una strategia per accompagnare la transizione energetica nel mercato delle autovetture e dei veicoli commerciali: “Purtroppo – sottolinea Michele Crisci - si deve constatare un certo disinteresse nelle Istituzioni di governo per il comparto automotive e il suo indotto, un settore produttivo che occupa 1,2 milioni di lavoratori e garantisce un gettito fiscale di 76 miliardi di euro l’anno”.

Sotto il profilo delle alimentazioni prosegue la sostenuta contrazione di benzina e diesel che nel mese scendono rispettivamente al 26,9% e 19% di quota (29,9% e 22,7% nel cumulato), in calo anche i volumi del Gpl che sale al 9,2% di quota nel mese (7,3% negli 11 mesi), mentre il metano copre in novembre l’1,8% rispetto al 2,2% di gennaio-novembre. Le elettrificate risentono della carenza di prodotto, con quote in leggera revisione sui mesi scorsi pur se in crescita in volume: le vetture ibride, market leader, si posizionano al 31,4% di quota nel mese, con le “full” hybrid all’8,6% e le “mild” al 22,8%; nel cumulato le stesse coprono il 28,9% del
mercato. Le plug-in mantengono il 5,2% di quota (4,6% negli 11 mesi) e le BEV segnano il 6,5% sul totale rispetto al 4,4% del cumulato.

Per il Centro Studi Promotor si tratta di "un’altra batosta per il mercato italiano dell’auto" che sottolinea come un altro elemento di debolezza per il mercato dell’auto sia rappresentato dal "disorientamento dei consumatori che si sta determinando in relazione alle campagne per sostenere la transizione all’elettrico". "Molti automobilisti – spiega il Centro Studi Promotor – non si sentono ancora in condizione di passare all’elettrico, ma hanno forti remore ad acquistare auto ad alimentazione tradizionale per il timore che la nuova auto acquistata venga rapidamente messa “fuori corso” per l’avvento dell’elettrico".

Anfia, l'associazione nazionale della filiera dell'automotive, ha chiesto un "un piano strutturale almeno su tre anni e con una dotazione adeguata per evitare che l'Italia, in questa delicata fase in cui le politiche di mercato sono fondamentali, sia l'unico Paese europeo a non instradare e supportare i consumatori nell'acquisto di auto a zero e a bassissime emissioni".
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