(Teleborsa) -
FABI, il principale sindacato dei banchieri, annuncia che
si è concluso stanotte, dopo circa un anno, il
percorso di armonizzazione e contrattazione del
contratto integrativo di Intesa Sanpaolo. Si tratta - ricorda - degli accordi sottoscritti dalla FABI e dalle altre organizzazioni sindacali con l’azienda, conseguenti alla
fusione del gruppo UBI in Intesa Sanpaolo.
Gli accordi, includendo circa
15.000 lavoratori ex UBI, interessano complessivamente
oltre 80.000 dipendenti e le loro famiglie. Tra i principali risultati raggiunti in tema di previdenza, il
contributo aziendale del 4% e la possibilità, per i circa 60.000
figli dei dipendenti di aprire una
posizione previdenziale con un contributo annuo, di 120 euro.
"Il percorso di armonizzazione del contratto integrativo si è concluso con soddisfazione", commenta il segretario nazionale della FABI,
Giuseppe Milazzo, aggiungendo "potremo quindi dedicarci ad affrontare le nuove sfide del prossimo piano industriale con determinazione, con l’obbiettivo di assicurare l’occupazione e migliorare i trattamenti economici e professionali adeguati al primo gruppo bancario italiano".
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