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Fiducia, c'è ottimismo per la situazione economica attuale ma inflazione e Covid frenano le attese

Economia
Fiducia, c'è ottimismo per la situazione economica attuale ma inflazione e Covid frenano le attese
(Teleborsa) - "La fiducia delle famiglie è salita a 117,7 da 117,5 precedente, grazie a un maggiore ottimismo in merito alla situazione economica personale e alle condizioni correnti, mentre le indicazioni sul clima economico generale, e le aspettative per il futuro, sono calate", così ha commentato Paolo Mameli, senior economist Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, gli indici di fiducia pubblicati oggi dall'Istat. "I consumatori si mostrano più fiduciosi sulla situazione attuale del Paese, sul bilancio famigliare e sulle opportunità attuali di acquisto di beni durevoli, ma sono meno ottimisti circa le prospettive economiche dell’Italia e le opportunità sia attuali che future di risparmio. Inoltre, l’inflazione percepita dai consumatori è salita ulteriormente, a un nuovo massimo, e quella attesa per i prossimi 12 mesi è calata solo marginalmente. Infine, i timori sulla disoccupazione sono tornati ad aumentare, sia pure moderatamente, dopo quattro mesi di calo", ha aggiunto.



Quanto all’indice composito di fiducia delle imprese, diminuito a 113,1 da 114,8 di novembre (rivisto da 115 della prima stima), Mameli ha spiegato che si tratta di "un minimo dallo scorso giugno. Il calo è dovuto ai servizi (110,2 da 111,3: terzo calo consecutivo, che porta l’indice ai minimi da 6 mesi) e, in minor misura, al manufatturiero, mentre il morale delle aziende è migliorato nel commercio al dettaglio (a 107,4 da 106,8) ed è tornato molto vicino ai massimi dal 2000 nelle costruzioni (a 159,1 da 157,4)".

Per Confesercenti la ripresa dei contagi spaventa il turismo. "Il timore dell’arrivo di una pioggia di disdette inizia a incidere sulle aspettative delle imprese del comparto: a dicembre l’Istat rileva un calo di 7 punti dell’indice di fiducia, il più marcato tra tutti i settori d’attività. A pesare è proprio il crollo delle attese sugli ordini futuri, che passa dal +19,1 di novembre a -13,9 di questo mese". "Un crollo atteso. Dopo un’estate e un inizio di autunno positivi, il turismo ha registrato purtroppo una netta inversione di tendenza negativa. La ripresa dei contagi in Europa, specie nei mercati tradizionalmente forti dell’Italia, ha portato secondo le nostre stime ad una riduzione di almeno un milione di pernottamenti nella stagione invernale, e l’ombra di nuove restrizioni sta frenando la domanda italiana, accelerando le disdette. Tra cancellazioni e rallentamento delle prenotazioni, tutti i comparti, dalle agenzie di viaggio agli alberghi, dai servizi turistici alle guide, stanno tornando in sofferenza: sarà necessario intervenire, rinnovando e prolungando i sostegni alle imprese e le tutele per i lavoratori", ha concluso.

"Al di là delle moderate variazioni, positiva per le famiglie, negativa per imprese, il clima di fiducia resta favorevole nel mese di dicembre, e questa è un’evidenza preziosa per il prosieguo della ripresa. La recrudescenza pandemica e il ritorno dell’inflazione, per adesso impattano solo moderatamente sulle aspettative, trasmissione che invece appare probabile nei primi mesi del prossimo anno. Già a dicembre, comunque, si rileva un forte deterioramento del sentiment delle imprese turistiche, sulle quali pandemia e misure di contenimento, non solo nazionali, stanno comprimendo il volume d’affari proprio in un periodo dell’anno in cui si realizza, soprattutto nelle località di montagna, buona parte del fatturato stagionale", è stato invece il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati diffusi oggi dall’Istat.

"Dati altalenanti e incerti. Se da un lato migliora il giudizio sulla situazione economica dell'Italia, dall'altro peggiorano le attese. Per la famiglia, invece, succede l'opposto: peggiora il giudizio e migliorano le attese. Insomma, manca una direzione univoca. Ad esempio, gli italiani pensano ci siano più opportunità di risparmiare ma meno di acquistare beni durevoli. Prevale l'incertezza e il clima economico nel complesso scende", ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

(Foto: © Bred2k8 / Dreamstime)
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