(Teleborsa) - Quasi
7.900 voli cancellati in tutto il mondo e diverse migliaia in ritardo con passeggeri a terra e aeroporti nel caos dagli Stati Uniti alla Cina. Questo l'impatto dell'impennata di contagi determinata dalla
variante Omicron tra la vigilia di Natale e il giorno di Santo Stefano.
Una situazione che non è destinata a migliorare breve e, in vista di Capodanno, sta assestando un nuovo colpo al settore turistico.
All'origine di molte cancellazioni c'è la
carenza di personale di volo e di terra delle compagnie aeree. Molti piloti ed equipaggi di cabina sono, infatti, costretti in quarantena perché sono positivi o venuti in contatto con colleghi positivi.
Secondo il sito specializzato
Flightaware, oltre cinquemila voli sono stati cancellati tra la vigilia e il giorno di Natale, più di un quarto dei quali negli Usa –
Delta, United e JetBlue le compagnie più colpite –, dove si è registrato il picco di 184mila casi da gennaio. Ieri oltre 2.200 collegamenti sono saltati in tutto il mondo. In grave difficoltà anche i
vettori di Pechino, con la
China Eastern che ha lasciato a terra 390 voli, mentre lo scalo più colpito è stato quello di Xìan, la metropoli in cui 13 milioni di persone sono state messe in lockdown dopo un focolaio di alcune decine di casi. Oggi si prevede che più di 700 di aerei non potranno decollare in tutto il globo.