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Manovra, fiducia oggi alle 19. Dopo esame lampo voto finale giovedì

Obiettivo del governo è rispettare il termine del 31 dicembre per la pubblicazione della legge di Bilancio evitando di arrivare all'esercizio provvisorio

Economia
Manovra, fiducia oggi alle 19. Dopo esame lampo voto finale giovedì
(Teleborsa) - Prenderanno il via oggi alle 17.15 le dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia posta dal governo sull'articolo 1 della legge di bilancio alla Camera. La prima chiama per il voto di fiducia è prevista alle 18.57. Dopo il voto di fiducia si passerà all'esame degli articoli dal 2 al 22 e quindi all'esame degli ordini del giorno fino alle ore 24. L'esame del provvedimento riprenderà giovedì alle ore 9 e proseguirà fino alla votazione finale. Il termine per la presentazione degli ordini del giorno è stato fissato per domani alle ore 10. Questa la tabella di marcia decisa dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio e comunicata ieri in Aula dal vicepresidente di turno, Fabio Rampelli.

Ponendo la questione di fiducia alla Camera sulla legge di bilancio il governo ha lasciato a Montecitorio una seconda lettura solo formale per rispettare il termine del 31 dicembre per la pubblicazione della manovra ed evitare di arrivare all'esercizio provvisorio. Un esame lampo che, dopo una prima lettura molto rapida al Senato, ha creato malumori non solo nell'opposizione, tanto che la commissione Finanze all'unanimità ha deciso di non esprimere il proprio parere sulla manovra.

Tra le misure principali della legge di bilancio – da 23,3 miliardi nel 2022, 29,6 nel 2023 e 25,6 miliardi nel 2024 – figurano il pacchetto da oltre 8 miliardi per la riforma degli scaglioni Irpef e l'abolizione dell'Irap per gli autonomi; l'intervento da 3,8 miliardi per arginare gli aumenti delle bollette; i 3 miliardi di euro per la riforma degli ammortizzatori sociali e gli oltre 4 miliardi per l'aumento del fondo sanitario; l'acquisto di vaccini e farmaci innovativi; il rifinanziamento del reddito di cittadinanza; l'introduzione di Quota 102 e la proroga del Superbonus 110%.



FISCO – Con circa 8,2 miliardi complessivi annui il pacchetto fiscale è il più consistente. Arriva la nuova Irpef a quattro scaglioni con una clausola di salvaguardia per i redditi inferiori a 15mila euro che manterranno il bonus da 100 euro. Le aliquote passano da cinque a quattro: il 23% fino a 15mila euro, il 25% da 15mila a 28mila euro, il 35% da 28mila a 50mila euro ed il 43% oltre i 50mila euro. I redditi al di sotto i 15mila euro mantengono il bonus 100 euro mentre quelli da 15mila a 28mila lo avranno in base all'ammontare delle detrazioni. Stop inoltre all'Irap per gli autonomi e i professionisti con partita Iva. Rinviata al 1 gennaio 2023 la decorrenza dell'efficacia della plastic tax e della sugar tax istituite dalla legge di bilancio 2020. Coperto il mancato gettito con 650 milioni di euro. Viene prorogata al 31 marzo 2022 l'esenzione del canone unico patrimoniale (che ha sostituito la Tosap/Cosap) per esercizi commerciali e ambulanti. Abbassata dal 22 al 10 per cento l'aliquota IVA gravante sui prodotti assorbenti e i tamponi per l'igiene femminile non compostabili. Per pagare le cartelle notificate dal 1 gennaio al 31 marzo del 2022 ci sarà tempo fino a 180 giorni invece dei 60 giorni ordinari. Riscritta la normativa sul patent box: l'incentivo sale dal 90% al 110% delle spese per lo sviluppo dei brevetti mentre vengono esclusi dai beni agevolabili i marchi d'impresa. Viene poi eliminato il divieto di cumulo tra l'agevolazione del patent box ed il credito d'imposta ricerca e sviluppo.

LAVORO – La manovra stanzia circa 3 miliardi di euro nel 2022 per la riforma degli ammortizzatori sociali. Previsto un aumento dei sussidi di disoccupazione e un'estensione degli istituti ordinari e straordinari ai lavoratori di imprese attualmente non incluse, come quelle con meno di 5 dipendenti, nonché agli apprendisti e ai lavoratori a domicilio. Approvato lo sgravio contributivo al 100% per tre anni a favore delle micro imprese per i contratti di apprendistato di primo livello per giovani under 25. La norma prevede un'esenzione per tre anni per i contratti di apprendistato di primo livello firmati nel 2022 dalle piccole imprese fino a 9 dipendenti. Deciso poi il rifinanziamento del reddito di cittadinanza con circa un miliardo di euro in più l'anno. Arrivano anche un rafforzamento degli strumenti di controllo sul possesso dei requisiti dei percettori del RdC ed una revisione delle regole sulla ricerca dell'occupazione.

PENSIONI – Arriva Quota 102 al posto di Quota 100 con l'introduzione del trattamento di pensione anticipata per i soggetti che nel corso del 2022 raggiungano i requisiti di 64 anni di età e 38 anni di anzianità contributiva. In tema pensionistico c'è anche la proroga del trattamento anticipato 'Opzione donna', per l'anno 2022, nei confronti delle lavoratrici che entro il 2021 abbiano maturato un'anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni e un'età pari o superiore a 58 anni (59 anni per le autonome). Via libera all'anticipo pensionistico per i lavoratori edili e per i ceramisti a 63 anni con un requisito contributivo che scende da 36 a 32 anni.

DELOCALIZZAZIONI – Le imprese con oltre 250 dipendenti che licenziano per delocalizzare senza presentare un piano di gestione degli esuberi pagheranno fino al doppio del contributo previsto dal Jobs act. Se vogliono licenziare più di 50 dipendenti devono darne comunicazione tre mesi prima a sindacati, regioni interessate, ministero del Lavoro, Mise ed Anpal e presentare entro 60 giorni un piano per la gestione degli esuberi per una durata non superiore a 12 mesi, da esaminare nei 30 giorni successivi altrimenti i licenziamenti sono nulli e scatta il raddoppio dei contributi.

BOLLETTE – Arrivano 3,8 miliardi di euro per ridurre le bollette e 1 miliardo per rateizzare i pagamementi. In particolare, la norma stanzia 1,8 miliardi per l'azzeramento degli oneri generali di sistema per le utenze elettriche a bassa tensione fino a 16,5 kW, 480 milioni per l'azzeramento degli oneri per tutte le utenze gas, 600 milioni per la riduzione del'Iva sul gas naturale per tutte le utenze al 5%, 912 milioni per il potenziamento del bonus per i clienti in condizione economicamente svantaggiata. Si tratta in particolare di persone con Isee fino a 8.265 euro, percettori di reddito o pensione di cittadinanza, famiglie numerose e utenti che utilizzano macchinari elettromedicali. Un miliardo di euro per consentire la rateizzazione fino a 10 mesi delle bollette per i clienti domestici.

SANITÀ – Viene aumentato in modo strutturale il fondo per il finanziamento del servizio sanitario nazionale con 2 miliardi di euro l'anno. Vengono stanziati 1,8 miliardi per l'acquisto di vaccini e medicinali anti-Covid e arrivano altri 600 milioni di euro destinati al fondo per i farmaci innovativi. Arrivano altri 15 milioni di euro nel 2022 nel fondo per le non autosufficienze. Via libera anche a maggiori risorse per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico. Viene inoltre istituito un fondo presso il ministero della Salute con una dotazione di 25 milioni per il biennio 2022-23 per il contrasto dei disturbi alimentari.

INFRASTRUTTURE – Istituito al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili il fondo per la strategia di mobilità sostenibile, con una dotazione complessiva di 2 miliardi di euro complessiva dal 2022 al 2034. Viene autorizzata la spesa complessiva di 4,55 miliardi di euro per il finanziamento del contratto di programma ANAS 2021-2025.

IMPRESE – Prorogata al 30 giugno 2022 l'operatività dell'intervento straordinario del Fondo di garanzia PMI con 3 miliardi di euro complessivi. Incrementata di 1,5 miliardi di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026 la dotazione del fondo rotativo a favore delle imprese italiane che operano sui mercati esteri. Riscritta la normativa sul patent box: l'incentivo sale dal 90% al 110% delle spese per lo sviluppo dei brevetti mentre vengono esclusi dai beni agevolabili i marchi d'impresa. Viene poi eliminato il divieto di cumulo tra l'agevolazione del patent box ed il credito d'imposta ricerca e sviluppo. Estesi gli incentivi di Transizione 4.0 e rifinanziata la 'Nuova Sabatini' per 240 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, 120 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 e 60 milioni per l'anno 2027.

SCUOLA – In arrivo oltre 200 milioni di euro per la scuola, dalle proroghe del personale ATA con contratti Covid, al rifinanziamento del sostegno psicologico negli istituti, l'adeguamento dei compensi degli insegnanti rispetto agli aumenti già ottenuti da altri comparti della PA e fondi alle paritarie.

REGIONI ED ENTI LOCALI – Vengono stanziati complessivamente circa 1,5 miliardi per incrementare il Fondo per il Trasporto Pubblico Locale, prevedere risorse aggiuntive per gli enti locali, per garantire i livelli essenziali a regime degli asili nido e per la manutenzione della viabilità provinciale. Viene aumentata la dotazione del Fondo di Sviluppo e Coesione per il periodo 2022-2030 con complessivi 23,5 miliardi. Sono rifinanziati con circa 6 miliardi gli interventi per la ricostruzione privata delle aree colpite dal sisma in Centro Italia.

EDILIZIA E CASA – Prorogate fino al 31 dicembre 2022 alcune disposizioni sull'operatività e l'estensione dei requisiti di accesso del Fondo Gasparrini a sostegno dei mutui per l'acquisto della prima casa. Viene esteso al 2022 il Superbonus sulle case unifamiliari e viene cancellato il tetto Isee, la limitazione all'abitazione principale e a termini di comunicazione Cila, prevedendo solo uno stato di avanzamento lavori del 30% al 30 giugno 2022. Viene prorogato il Superbonus per gli impianti fotovoltaici e introdotta un'agevolazione fiscale per le opere di abbattimento delle barriere architettoniche. Vengono poi ricomprese le spese delle nuove asseverazioni nel perimetro dei vari bonus edilizi e previsto che il decreto antifrode non trovi applicazione per gli interventi in edilizia libera sotto i 10 mila euro. Viene inoltre prorogato a tutto il 2025 il Superbonus nella aree colpite da eventi sismici a partire dal 2009. Sale da 5mila a 10mila euro l'importo massimo del bonus mobili nel 2022 mentre nei due anni successivi viene confermato con un massimale di 5mila euro.











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