(Teleborsa) - L’efficacia dell’
ordinanza del presidente della
Regione Campania, Vincenzo De Luca, nella parte in cui si rinvia al 29 gennaio la ripresa della didattica in presenza per le scuole dell’infanzia, elementari e medie è stata sospesa. La quinta sezione del Tar Campania ha infatti accolto il ricorso presentato da alcuni genitori contro il provvedimento di De Luca. Il presidente della quinta sezione del Tar Campania, Maria Abbruzzese, ha fissato la camera di consiglio.
Contro l’ordinanza di De Luca era stata anche l’
avvocatura dello Stato. Gli avvocati del Foro erariale (sede di Napoli) hanno presentato ricorso presso il Tar della Campania contro l’ordinanza con la quale la Regione Campania ha deciso il rinvio dell’apertura delle
scuole in presenza a causa della pandemia. Il ricorso, depositato per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei ministeri dell’Istruzione e della Salute, si affianca a quello già presentato dagli avvocati napoletani Giacomo Profeta e Luca Rubinacci.
La Regione ha risposto, nella
memoria presentata, che lo scenario disegnato per la Campania nel report numero 86 della Cabina di Regia Nazionale è "della massima gravità (numero 4)" e l’indice di
ospedalizzazioni "in assenza di immediate e drastiche misure" preannuncia una saturazione dei posti letto entro 30 giorni a partire dal 7 gennaio. L’ordinanza, hanno spiegato i legali, tiene conto anche della diffusione straordinaria della
variante Omicron, dei focolai registrati prima della chiusura natalizia nelle fasce della popolazione giovanile e dell’impossibilità di poter eseguire i tracciamenti.