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Bankitalia, debito pubblico si ridimensiona dai record attorno a 2.694 miliardi

Entrate tributarie primi 11 mesi aumentano a 403,2 miliardi (+10,9%)

Economia
Bankitalia, debito pubblico si ridimensiona dai record attorno a 2.694 miliardi
(Teleborsa) - Torna a scendere il debito pubblico italiano dopo i forti aumenti registrati nel 2020 e 2021, per effetto delle spese legate alla pandemia di Coid-19 e della conseguente crisi, che ha congelato le entrate. Secondo i dati Bankitalia, a novembre, il debito è diminuito di 16 miliardi di euro rispetto al mese precedente attestandosi a 2.694,2 miliardi. Un dato che resta comunque vicinissimo al picco di 2.734 miliardi toccato ad agosto 2021.

Il dato riflette la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (-25,2 miliardi a 67,1), che ha più che compensato il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (+8,3 miliardi) e l'effetto degli scarti e dei premi all'emissione e al rimborso della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione dei tassi di cambio (+0,8 miliardi).

La riduzione del debito è da ricondurre alle minori spese delle Amministrazioni centrali, poiché il debito delle Amministrazioni locali e degli Enti di previdenza è pressoché stabile.

Alla fine di novembre la quota del debito detenuta dalla Banca d'Italia era pari al 24,9% (0,4 punti percentuali in più rispetto al mese precedente), mentre la vita media residua del debito è aumentata leggermente a 7,7 anni.

Sempre secondo Bankiitalia, le entrate tributarie a novembre hanno registrato un aumento del 3,2% (+1,3 miliardi) attestandosi a 43,9 miliardi e portando il dato cumulato dei primi 11 mesi a 403,2 miliardi (+10,9%). L'aumento riflette, oltre al più favorevole quadro macroeconomico, l'effetto di alcuni fattori straordinari quale lo slittamento al 2021 di alcune imposte di competenza dell'anno precedente.
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