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Confcommercio, disagio sociale resta alto a causa dell'inflazione

Economia
Confcommercio, disagio sociale resta alto a causa dell'inflazione
(Teleborsa) - La ripresa dell'inflazione continua a neutralizzare i miglioramenti del mercato del lavoro mantenendo elevato il disagio sociale ed accentuando le incertezze sulle prospettive per il 2022. E' quanto rileva l'Ufficio studi Confcommercio, segnalando che il Misery Index (MIC) a novembre si è attestato a 16,6 punti, in riduzione di appena un decimo di punto su ottobre.



L’indicatore si conferma su livelli storicamente elevati segnalando, nell’ultimo trimestre, una sostanziale stasi. Gli effetti positivi della "normalizzazione" del mercato del lavoro, sono stati neutralizzati dalla continua e decisa ripresa del processo inflazionistico, che non appare destinato a esaurirsi nel breve periodo. Ne è derivato un ampliamento dlelo stato d’incertezza sulle prospettive a breve della ripresa e del mercato del lavoro.

A novembre il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato al 9,2%, in diminuzione di due decimi di punto su ottobre, frutto dell'aumento dei livelli occupazionali (+64mila unità) e della riduzione del numero di persone in cerca di lavoro (-43mila unità). Le ore autorizzate di CIG sono state quasi 70 milioni a cui si sommano gli oltre 21 milioni di ore per assegni erogati dai fondi di solidarietà. Del totale delle ore autorizzate il 38,5% aveva causale Covid-19 e fa riferimento a imprese del turismo, commercio e servizi che vivono ancora una situazione emergenziale.

Sempre a novembre i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto hanno segnalato una decisa accelerazione, attestandosi al 3,7% su base annua, fenomeno che non sembra destinato ad arrestarsi nel breve periodo.


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