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Patto Stabilità, più flessibilità: con la riforma parte la sfida

Ma prima c'è da superare l'ala rigorista

Economia
Patto Stabilità, più flessibilità: con la riforma parte la sfida
(Teleborsa) - Tra i tanti temi sul tavolo dell'Eurogruppo di oggi, tiene banco la riforma del Patto di Stabilità. Anche in scia ai cambiamenti provocati dalla crisi severa innescata dalla pandemia, sono in tanti a chiederne una rivisitazione in chiave più soft, ma non manca il pressing di chi spinge per restare sulla strada del rigore. "Discussioni positive" oggi all'Eurogruppo sulla riforma del patto di stabilità e di crescita. Lo afferma la Presidente della Bce, Christine Lagarde con alcuni messaggi via Twitter, mentre si stanno concludendo i lavori. Lagarde ha aggiunto che sono stati accolti i quattro nuovi ministri delle Finanze, di Austria, Germania, Lussemburgo e Olanda, rallengrandosi che due (Lussemburgo e Olanda) siano donne.


Il dibattito sulla revisione delle regole Ue sui conti pubblici richiede un "approccio pragmatico" che tenga conto delle situazioni "molto diverse" in cui si trovano i Paesi della zona euro per quanto riguarda il rapporto debito pubblico/PIL. Lo ha detto la ministra dell'Economia spagnola, Nadia Calvino, entrando all'Eurogruppo a Bruxelles.

"Crediamo che sia molto importante evitare il ritiro prematuro delle misure di sostegno della politica monetaria e di bilancio che abbiamo adottato per affrontare la pandemia", ha spiegato aggiungendo che "occorre evitare un'applicazione sic et simpliciter delle regole che avevamo prima della pandemia". "Credo - ha aggiunto - che tutti i Paesi siano consapevoli della necessità di un approccio pragmatico, che integri il fatto che il punto di partenza sul rapporto debito/Pil tra gli Stati membri è molto diverso da quello che avevamo prima della pandemia e il fatto che dobbiamo avere un dibattito che guardi al futuro e che garantisca che potremo affrontare le necessità di investimenti dettate dalla transizione verde e digitale".

"Il debito resta debito, non c'è alcun dubbio. Ed è per questo che ci impegniamo a tornare a regole di bilancio più severe quando la crisi sarà finita. Questo è molto importante per creare spazio" di manovra "per altre crisi". Così il Ministro delle Finanze austriache, Magnus Brunner, arrivando al suo primo Eurogruppo a Bruxelles. Il ministro ha sottolineato che Vienna sostiene "con forza il ritorno a una politica finanziaria seria e solida" in Europa, sulla scia di quanto fatto a livello nazionale.

Per il Commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni: "Deve essere molto chiaro che non siamo qui per ripetere vecchie discussioni ma affrontiamo una situazione completamente nuova per il livello del debito, che tutti i Paesi hanno aumentato in reazione alla pandemia, e per l'enorme necessità di investimenti per sostenere la transizione climatica".

"Servono delle regole comuni, non può esserci una zona euro se non ci sono regole rispettate da tutti. Ma la crescita viene prima della stabilità: una crescita duratura e giusta è indispensabile per i cittadini europei". Questa la posizione del ministro francese delle Finanze, Bruno Le Maire per il quale "Bisogna domandarsi quali investimenti bisogna fare per favorire la crescita e la transizione verde e ogni Stato deve impegnarsi sul rispetto di regole per assicurare una crescita duratura e preservare l'unità dell'Eurozona", ha detto, evidenziando che la discussione può essere "costruttiva".

"Il Patto di stabilità ha mostrato di essere flessibile durante la crisi, adesso è il momento di costruire lo spazio nei bilanci per rendere resiliente anche il settore pubblico". Così il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner che si dice "molto a favore di una riduzione del debito pubblico, è importante anche per l'Unione bancaria risolvere il nesso tra banche e debito sovrano", ha spiegato, evidenziando che la Germania è "aperta a progressi, ma va trovato un equilibrio intelligente fra debito e investimenti".


(Foto: © andreykuzmin / 123RF)
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