(Teleborsa) -
Seduta negativa per i mercati del Vecchio Continente, in linea con la borsa di Milano, che si muove in rosso. Si muovono sulla parità i titoli legati al
petrolio, in scia ai rialzi delle quotazioni del greggio: il Brent è ai massimi da oltre sette anni per le tensioni in Medioriente che potrebbero frenare le forniture. Sul fronte macroeconomico, a novembre 2021
c'è stata una crescita congiunturale per le esportazioni (+2,7%) e le importazioni (+1,7%) italiane.
L'
Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,07%. L'
Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,45%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento (+0,8%), raggiunge 84,94 dollari per barile.
Lieve peggioramento dello
spread, che sale a +138 punti base, con un aumento di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari all'1,33%.
Tra i listini europei scivola
Francoforte, con un netto svantaggio dell'1,30%, in rosso
Londra, che evidenzia un deciso ribasso dello 0,89%, e spicca la prestazione negativa di
Parigi, che scende dell'1,20%.
Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dell'1,05% sul
FTSE MIB; sulla stessa linea, vendite diffuse sul
FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 29.852 punti.
Pessimo il
FTSE Italia Mid Cap (-1,73%); sulla stessa tendenza, in forte calo il
FTSE Italia Star (-1,7%).
In questa
giornata da dimenticare per Piazza Affari, nessuna Blue Chip mette a segno una performance positiva.
I più forti ribassi si verificano su
Prysmian, che continua la seduta con -3,37%.
Seduta drammatica per
Telecom Italia, che crolla del 3,36%.
Sensibili perdite per
Moncler, in calo del 2,63%.
In apnea
Buzzi Unicem, che arretra del 2,50%.
Da solo nella
classifica dei risultati positivi del FTSE MidCap,
Juventus si posiziona su un buon +0,52%.
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Reply, che prosegue le contrattazioni a -3,88%.
Tonfo di
Tod's, che mostra una caduta del 3,51%.
Lettera su
El.En, che registra un importante calo del 3,44%.
Affonda
Carel Industries, con un ribasso del 3,18%.