(Teleborsa) -
Vola il prezzo dei carburanti in scia all'aumento del prezzo del petrolio sui mercati internazionali delle materie prime. Il prezzo medio della
benzina in modalità self si è portato su un
nuovo record di 1,778 euro al litro, ai ,massimi da settembre 2013, in aumento di 2,43 centesimi rispetto alla scorsa settimana, Quello del
gasolio è salito a
1,647 euro al litro (+2,69 centesimi).
Stabile il Gpl a 0,816 euro.
La benzina costa così il 20,4% in più rispetto ad un anno fa ed il gasolio il 22,3% in più. Aumenti che fanno
lievitare il prezzo medio di un pieno alla pompa di
15 euro e la
spesa media annua di una famiglia per i rifornimenti di carburante di
362,4 euro.
In una settimana il rincaro, per un pieno da 50 litri, è
di oltre 1 euro - sottolinea l'Unione Nazionale Consumatori - 1 euro e 22 cent per la benzina e 1 euro e 35 cent per il gasolio. E
in un anno esatto un pieno da 50 litri costa 15 euro e 12 cent in più per la benzina e 15 euro e 3 cent in più per il gasolio. "Un balzo che equivale, su base annua, a una stangata pari a 363 euro all'anno per la benzina e a 361 euro per il gasolio", conferma il Presidente Massimiliano Dona.
Inoltre, per Carlo Rienzi, Presidente del Codacons, “agli effetti diretti
vanno aggiunti quelli indiretti sui prezzi al dettaglio, considerato che in Italia l’85% della merce viaggia su gomma, e che a costi di trasporto più elevati corrispondono listini al dettaglio più cari, con un duplice danno per le tasche delle famiglie.
Assoutenti riconosce che "siamo in presenza di una
vera e propria emergenza". "Famiglie e attività produttive sono schiacciate sia dal
caro-bollette, sia dall’escalation dei
prezzi di benzina e gasolio, ed è necessario un
intervento del Governo perché, senza misure per contenere la crescita dei prezzi, il potere d’acquisto dei cittadini subirà un duro contraccolpo e le conseguenze si faranno sentire direttamente sui consumi”, avverte il Presidente Furio Truzzi.