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Iflazione, De Guindos: picco vicino, declino nella seconda metà del 2022

Economia
Iflazione, De Guindos: picco vicino, declino nella seconda metà del 2022
(Teleborsa) - Il vicepresidente della BCE, Luis De Guindos, ha affermato che il picco di inflazione è vicino e "inizieremo a vedere un declino nella seconda metà del 2022, posto che resterà alta, chiaramente molto al di sopra del nostro target". Dal punto di vista della politica monetaria – ha aggiunto nel corso di un'audizione di presentazione del rapporto annuale 2021 della BCE al Parlamento europeo – è importante che non si inneschino "effetti di secondo livello" in termini di corsa dei salari a inseguire i rincari dei prezzi.

"Riguardo alle prospettive di inflazione, gli aumenti dei prezzi resteranno probabilmente alti nei prossimi mesi, prevalentemente a causa dei forti rincari dei costi sull'energia. Sul medio termine la maggior parte delle indagini e degli indicatori di mercato, sulle aspettative di inflazione, segnalano tassi di inflazione attorno al nostro obiettivo del 2%", ha spiegato. "Le aspettative di inflazione negli ultimi mesi sono salite energicamente i segni iniziali di revisioni sopra il target di questi indicatori richiedono un attento monitoraggio", ha sottolineato De Guindos. "Vi sono molti fattori a complicare le prospettive per crescita inflazione ed è chiaro che l'incertezza è alta. In questo contesto – ha inoltre ribadito il vicepresidente della BCE – la nostra politica monetaria è guidata dei principi di opzionalità, gradualismo e flessibilità".

Quanto ai tassi di interesse, De Guindos ha affermato che la Banca Centrale Europea procederà ad alzare i assi di interesse "un po' di tempo dopo" la fine degli acquisti netti di titoli e si muoverà in maniera "graduale". Infine il vicepresidente ha chiarito che a Francoforte non si è discusso di "alcuno strumento concreto" per evitare la frammentazione nell'area euro e l'allargamento degli spread tra titoli di Stato, ma ha anche che aggiunto che la BCE è pronta ad agire. "Non dovremmo mischiare la linea di politica monetaria, focalizzata sulla stabilità dei prezzi, e il voler evitare la frammentazione: ci sono strumenti diversi per intervenire", ha spiegato. "Per evitare la frammentazione non c'è solo la politica monetaria: anche le politiche di bilancio hanno un ruolo da giocare e i Paesi con debito pubblico alto – ha aggiunto – devono operare politiche prudenti".

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