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Salari, prosegue lo scontro Bonomi-Orlando: aspetto dal ministro una proposta migliore della nostra

Economia
Salari, prosegue lo scontro Bonomi-Orlando: aspetto dal ministro una proposta migliore della nostra
(Teleborsa) - Prosegue a distanza il botta e risposta tra il presidente di Confindustria e il ministro del Lavoro sul tema dei salari. "La nostra posizione è ridicola? Aspetto di avere dal Ministro una proposta migliorativa, se ce la propone noi siamo disponibilissimi a guardarla", ha dichiarato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a margine dell'assemblea generale di Unindustria. "Numeri alla mano però. Noi le tabelle le abbiamo date al ministro e a Palazzo Chigi, le abbiamo date prima della Legge di Bilancio, quando dicevamo come bisognava utilizzare gli 8 miliardi" per il taglio del cuneo.



Ieri il ministro Orlando aveva risposto al titolo de Il Sole 24Ore che aveva definito "ricatto" l'ipotesi lanciata dal ministro di scambiare aiuti anti crisi con la politica dell’incremento salariale. "Ricatto? Ho detto una cosa molto semplice, non ho capito cosa si vuol mettere in questo patto, se significa chiedere qualcosa non è patto, ma patto è se ognuno mette una disponibilità", ha affermato Orlando intervenendo all'Agorà "Retribuzioni giuste" al Nazareno. "La mia – ha aggiunto – non mi sembrava una proposta eversiva. A me sorprende questa reazione, perché mi dà l'idea di una inconsapevolezza di quello che si può produrre nel Paese nei prossimi tempi. Noi rischiamo la crisi sociale e una caduta della domanda interna. Di questo le imprese si dovrebbero preoccupare".

"Non è difficile ricostruire cosa è successo ieri – ha spiegato Bonomi – C'è stato il titolo di un giornale, pur di Confindustria, ma è un giornale. Penso che siamo tutti d'accordo sulla libertà di stampa? Siamo tutti d'accordo sul fatto che il presidente di Confindustria non si alza la mattina e fa il titolo del Sole 24 Ore? Io ho assistito a una mattina di attacchi da parte degli esponenti politici, ho risposto dopo una mattina che venivo costantemente attaccato. Voglio stare sui fatti, non voglio fare polemiche. Voglio stare sui numeri, voglio dare risposte, ma risposte concrete"

"Abbiamo tutti un obiettivo che è quello di mettere più soldi in tasca agli italiani e di rendere competitive le aziende. L'unica maniera per farlo è tagliare il cuneo contributivo fiscale: non c'è altra strada", ha poi proseguito Bonomi. "La strada non può essere la detassazione degli aumenti salariali secondo il presidente di Confindustria, perché "le imprese non hanno spazio per un aumento" delle retribuzioni. "Chi dice di far pagare meno l'aumento salariale è gente che non ha frequentato un solo giorno in fabbrica", ha aggiunto.

Il numero uno di Confindustria è tornato poi a criticare il Reddito di Cittadinanza: "ci è costato 20 miliardi in due anni e mezzo e ora altri dieci. La nostra posizione è chiara: come contrasto alla povertà ci trova d'accordo ma come strumento di politiche attive abbiamo sempre denunciato che non ha funzionato. Oggi siamo al punto che dobbiamo trovare lavoro ai navigator presi per trovare lavoro a chi non l'aveva".

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