(Teleborsa) -
L'Anief contesta ancora la Riforma del reclutamento a scuola, che fa acqua sotto tutti gli aspetti - assunzioni e formazione - e conferma lo sciopero indetto per il domani, venerdì 6 maggio 2022.
"Con il
Decreto PNRR il Governo vorrebbe approvare delle norme per portare alle scuole italiane dei
fondi per la formazione utili a formare solo una
parte minoritaria degli insegnanti e non per migliorare la didattica e le lezioni, ma per
incentivare le attività svolte dai docenti fuori dalle aule" denuncia il presidente del sindacato Marcello Pacifico.
"In democrazia ci sono tre strade per orientare la scelta del legislatore: la piazza, il ricorso e il voto. Venerdì scioperiamo e cerchiamo di portare avanti la prima", spiega il sindacalista.
"Noi riteniamo che quella presa dal Governo sia una
scelta sbagliata, insieme anche alla decisione di
tagliare 12mila posti a seguito della decrescita del numero delle iscrizioni", dichiara ancora Pacifico ad Italia Stampa, aggiungendo che "piuttosto che cancellare le classi, bisognava andare a investire e
sdoppiare quelle numerose" (classi pollaio).
"L’obiettivo è
puntare forte sulla sicurezza, al fine di
migliorare gli apprendimenti", conclude il Presidente di Anief.