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Coronavirus in Italia, in calo tasso di positività e ricoveri

Le vittime sono 125

Economia, Salute e benessere
Coronavirus in Italia, in calo tasso di positività e ricoveri
(Teleborsa) - Sono 43.947 i nuovi casi di Covid registrati nel nostro Paese contagi nelle ultime 24 ore a fronte di 302mila tamponi con il tasso di positività al 14,5%. 125 le vittime. Questi i numeri del bollettino diffuso oggi, venerdì 6 maggio, dal Ministero della Salute.



"Non abbiamo dimenticato la pandemia, sicuramente il fatto di avere una guerra a pochi chilometri da noi giustamente monopolizza visto il rischio molto importante per tutti. Non dimentichiamoci che il virus circola e che errori di comunicazione sono stati fatti. Il virus si sta endemizzando, anzi abbiamo spinto noi verso l'endemizzazione grazie alla vaccinazione di massa, ma credo che il 2022 passerà ancora con alti e bassi, difficilmente faremo dei passi indietro. Sicuramente non accadrà da noi ciò che si vede oggi in Cina. L'importante è vaccinarsi". A dirlo il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri rispondendo alle domande dei cronisti a margine dell'inaugurazione della nuova sede della ‘Centrale di Risposta Nazionale' della Croce Rossa a Roma.


Intanto, Francesco Vaia, direttore dell'Inmi Spallanzani di Roma, commentando l'annuncio arrivato ieri dall'Ema di "garantire che i vaccini anti-Covid adattati siano approvati al più tardi entro settembre", dice: "Abbiamo sempre sostenuto che il vaccino andava aggiornato e che in autunno, quando presumibilmente potrà esserci una esigenza di fare una dose di richiamo, andrà somministrata ai più fragili, ai più anziani e alle persone più esposte. Questa a nostro giudizio la strada giusta, insieme alla necessità di aggiornare ancora ulteriormente le terapie che per altro già stanno dando ottimi risultati".

Stando al rapporto "Global report on infection prevention and control" pubblicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità ogni 100 pazienti ricoverati in ospedale, 7 nei Paesi ad alto reddito e 15 in quelli a basso e medio reddito contraggono un'infezione ospedaliera. Nel caso dei pazienti in terapia intensiva, si arriva al 30%. Tra i malati che vengono infettati in ospedale, 1 su 10 muore.

"La pandemia di Covid-19 ha messo in luce molte sfide e lacune sul tema della prevenzione e controllo delle infezioni in tutte le regioni e i Paesi, anche quelli che avevano programmi più avanzati", ha affermato il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.






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