(Teleborsa) -
L’82,5% degli intervistati non varierà la frequenza degli spostamenti nei prossimi tre mesi, il
12,9% prevede un aumento e il 4,0% una diminuzione rispetto ai sei mesi precedenti e anche sui mezzi di trasporto utilizzati per gli spostamenti non ci saranno sostanziali
variazioni.
È quanto emerge dal
Report Istat "La mobilità degli italiani: le intenzioni da aprile a giugno 2022" che conferm
a l'auto privata il mezzo di trasporto più usato dagli italiani (l’82,9% nei prossimi tre mesi contro l’84,3% nei sei mesi precedenti).
Quanto all’utilizzo dei
mezzi di trasporto pubblico nei prossimi tre mesi rispetto ai sei mesi precedenti, l’87,4% degli italiani non varierà la frequenza ma il
7,6% prevede un aumento di questa modalità di trasporto mentre il 3,5% prevede una diminuzione. Tra quanti prevedono una modifica nella frequenza dell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, il 37,7% imputa la variazione al rincaro del prezzo dei carburanti e il
29,7% ai minori rischi di infezione da
Covid-19.
I risultati presentano limitate differenze a livello territoriale: una maggiore propensione all’aumento degli spostamenti si rileva nel Centro e nel Mezzogiorno rispetto alle regioni settentrionali. Considerando l’età, la percentuale di coloro che prevedono di aumentare gli spostamenti abituali è più alta nella fascia di età 18-29 anni (23,9%) e si riduce per le classi di età superiori (9,4% tra gli over 65).
"Anche se in misura contenuta, i dati dell'Istat sulla mobilità urbana degli italiani nei prossimi tre mesi indicano l'inizio di una inversione di tendenza rispetto al recente passato,
a favore dell'uso del mezzo pubblico e i sistemi di mobilità dolce". E' quanto afferma il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, commentando l' indagine dell'Istituto Nazionale di Statistica, sollecitata dal Ministero per valutare le abitudini degli italiani per la mobilita' e la loro propensione verso le diverse modalità di trasporto.
"Su tale cambiamento, principalmente indotto dall'allentamento delle restrizioni dovute alla pandemia e all'aumento del costo del carburante - aggiunge -, ci auguriamo possano incidere anche gli incentivi introdotti recentemente dal Governo per l'acquisto degli abbonamenti ai mezzi pubblici. Più in generale, per realizzare
un cambio duraturo della mobilità locale a favore di forme più sostenibili serve una strategia complessiva da realizzare in collaborazione con le amministrazioni locali, anche in un'ottica di decarbonizzazione dei trasporti e di miglioramento della qualità della vita nei centri urbani. Proposte per la definizione di tale strategia verranno illustrate l'11 maggio (ore 9:30-13:00) nel corso della presentazione online del nuovo rapporto del Mims
Verso un nuovo modello di mobilità locale sostenibile".