(Teleborsa) -
De' Longhi, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nel settore del piccolo elettrodomestico dedicato al mondo del caffè, della cucina, della climatizzazione e della cura della casa, ha chiuso il
primo trimestre del 2022 con
ricavi in crescita del 8,4% a 735,5 milioni di euro (+5,5% a perimetro omogeneo), un
adjusted EBITDA a 100,1 milioni di euro, pari al 13,6% dei ricavi rispetto al 18,9% nel 2021 (ma in miglioramento rispetto al 10,7% del 2020) e un
utile netto a 50,6 milioni di euro, in calo del 32,8% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Sul deterioramento dei margini, spiega De' Longhi, hanno pesato gli
investimenti in comunicazione e media (che hanno pesato il 12,1% dei ricavi nel nuovo perimetro rispetto al 10,5% dell’anno precedente),
maggiori costi operativi e di struttura, e un effetto cambi negativo.
Il gruppo italiano ha
svalutato asset relativi al mercato ucraino per circa 5,1 milioni di euro (oltre alla somma di 1 milione di euro destinata ad organizzazioni non governative a sostegno delle popolazioni colpite dal conflitto in Ucraina) e ha
sospeso tutti gli investimenti e la distribuzione di nuove forniture verso la Russia alla luce degli effetti attesi del conflitto in corso sulle dinamiche di consumo.
A fine trimestre la
Posizione Finanziaria Netta è risultata positiva per 274,6 milioni, rispetto ai 425,1 milioni di fine anno 2021 e ai 314,1 milioni di fine marzo 2021. La Posizione Netta nei confronti di banche ed altri finanziatori è risultata attiva per 356,7 milioni (contro 505,9 milioni di fine 2021).