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Antitrust chiude procedimento su ASPI. Semaforo verde al Cashback

Economia
Antitrust chiude procedimento su ASPI. Semaforo verde al Cashback
(Teleborsa) - L’Antitrust ha concluso il procedimento avviato nei confronti di Autostrade per l’Italia (ASPI), per non aver dato subito risposta alla questione dei rimborsi ai viaggiatori per i ritardi causati dai cantieri autostradali. Ma l'Authority ha disposto anche una sanzione minima, riconoscendo l'impegno di ASPI ad istituire un meccanismo automatico di rimborso tramite il Cashback.



Il procedimento - ricorda l'Antitrust - era stato avviato lo scorso mese di luglio nei confronti di ASPI che non aveva ancora adottato alcuna misura che contemplasse una riduzione del pedaggio. Subito dopo l’avvio del procedimento, la società aveva presentato un programma sperimentale di rimborso progressivo del pedaggio, denominato Cashback, oggetto di analisi, approfondimenti e di molteplici confronti con l'azienda del il MIMS, che hanno consentito di perfezionare il meccanismo e rimuovere le criticità.

Le misure assunte da ASPI - sottolinea l'AGCM - consentiranno ad una vasta platea di utenti che ne matureranno il diritto di ottenere rimborsi che vanno dal 25% al 100% del pedaggio a seconda della fascia chilometrica percorsa e del ritardo accumulato a causa dei disservizi generati dai cantieri di lavoro. In particolare, già entro il mese di maggio, sono previsti rimborsi per ritardi a partire da 10 minuti per viaggi fino a 99 km e ad almeno 15 minuti per tutte le altre fasce (fino oltre i 500 km), calcolati prendendo a riferimento la velocità media storica che per i veicoli leggeri è pari a 100 Km/h, mentre per i veicoli pesanti è pari a 70 km/h.

Semaforo verde dell'Antitrust alle modalità di erogazione del rimborso, il cui processo è gestito tramite apposita applicazione denominata FREE TO X, scaricabile gratuitamente dagli utenti, ed in futuro, anche tramite apposita sezione del sito internet di ASPI. L’erogazione del rimborso avverrà in maniera automatica, anche nell’ipotesi di ritardo minimo, con qualsiasi metodo di pagamento (telepedaggio, carte o contanti).

L’Antitrust ha rilevato però che l'attuazione di tutte le misure proposte si concluderà entro la fine del 2022 e questo è il motivo per il quale ha comunque ritenuto che il comportamento di ASPI attuasse una violazione del Codice del Consumo. Tuttavia, considerato lo sforzo di ASPI connesso all’introduzione del Cashback e la complessità e l’innovatività degli interventi prospettati, che costituiscono un’iniziativa senza precedenti nel panorama europeo dei servizi di trasporto su strada, l’Antitrust ha ritenuto di applicare una sanzione pecuniaria minima di 10.000 euro.
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