(Teleborsa) - Guerra, inflazione e pandemia pesano sulle condizioni del credito globale. E' quanto evidenzia
S&P nell'ultimo report sottolineando che il "deterioramento delle condizioni macroeconomiche globali, unito all'accresciuta incertezza geopolitica e ai
continui lockdown per il Covid in Cina, alimenta un'inflazione persistentemente elevata, la
volatilità dei mercati e l'aumento dei rendimenti, delineando un outlook di crescente difficoltà per il credito".
Per il momento sottolinea l'agenzia, "
i rating si mostrano resilienti, potendo beneficiare di economie ancora ampiamente in crescita, di consumi sostenuti dai risparmi delle famiglie e di liquidità record in ambito corporate".
S&P rileva quindi che "i rating
potrebbero subire maggiori pressioni se la situazione dovesse persistere per più di uno o due trimestri o peggiorare ulteriormente, dato che le famiglie devono fare i conti con il calo dei redditi reali e l'aumento dei prezzi dell'energia e dei generi alimentari, mentre le imprese devono far fronte a condizioni di domanda più deboli, all'erosione dei margini e a condizioni di finanziamento più rigide".
Le insolvenze - conclude l'agenzia - "potrebbero iniziare a crescere verso la fine dell'anno e l'inizio del prossimo".