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Mobius: la ricerca necessaria per abbattere le emissioni nel settore della mobilità

Il prof Zerbini del lab di SDA Bocconi e Atlantia illustra le attività di Mobius al tavolo trasporto pubblico di G&B

Economia, Trasporti
Mobius: la ricerca necessaria per abbattere le emissioni nel settore della mobilità
(Teleborsa) - Al tavolo dedicato alla mobilità, nell’ambito del format Green & Blue a Milano, tre rappresentanti del mondo accademico - Enrico Musso, Professore Ordinario di Economia applicata dell’Università degli Studi di Genova, Elena Granata, Professoressa associata di Urbanistica del Politecnico di Milano e Fabrizio Zerbini, Direttore scientifico di Mobius Lab nato dalla collaborazione tra SDA Bocconi e Atlantia - si sono concentrati sulle necessità e le azioni da intraprendere a livello normativo e socioculturale per migliorare i trasporti e abbattere le emissioni provenienti dal settore.



Il prof. Zerbini, in particolare, ha approfondito il dibattito sulla necessità di intervenire prima di tutto a livello culturale poiché ogni forma di miglioramento sul fronte della mobilità necessita di una maggiore consapevolezza dei cittadini su quante emissioni derivino dalle forme di trasporto individuale, distinguendo peraltro quelle alimentate elettricamente dalle tradizionali automobili cui oggi siamo ancora abituati. "E’ su questi spostamenti dei singoli che si concentra" – ha dichiarato il Direttore scientifico di Mobius – "la ricerca del nostro lab scientifico, grazie alla collaborazione con Atlantia che investe in infrastrutture intelligenti” tra le società italiane più attente alla mobilità sostenibile – "e all’ingresso di Kooling, startup londinese che ha messo a disposizione una propria piattaforma di intelligenza artificiale e Big Data”. L’obiettivo è quello di trovare ogni tipologia di intervento per abbattere le emissioni nel trasporto, agendo su due direttrici: efficientare la mobilità e i suoi flussi e saturare le forme di trasporto pubblico, con una chiave che resta però quella della convenienza per l’utente finale che deve essere, anche nei modelli di business degli operatori di settore, invogliato all’utilizzo comune del trasporto, attraverso per esempio il costo del servizio di sharing da preferire a forme individuali che hanno il pregio della autonomia nella scelta di dove e quando spostarsi".

“Siamo tutti puntati al 2050 verso il net zero, termine entro il quale si prevede che due terzi della popolazione vivrà dentro le città, ciò significa che ci sarà un bisogno di mobilità sempre più potente e la ricerca attiva ora è necessaria per arrivare allora a offrire soluzioni efficaci, maggiore fluidità e soprattutto abbattere in tempo il riflesso in termini climatici per una maggiore sostenibilità” ha concluso Zerbini durante il suo intervento.
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