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Caro carburante, taglio accise: che succede dopo l'8 luglio? Le ipotesi

Il Governo studia la strategia da mettere in campo: in arrivo la proroga per l'estate?

Economia, Energia
Caro carburante, taglio accise: che succede dopo l'8 luglio? Le ipotesi
(Teleborsa) - La benzina che torna a sfiorare i 2 euro al litro - dopo essere arrivata a marzo al picco di quasi 2,5 euro in alcune zone d’Italia - e il tema del caro carburante è in cerca di una risposta con sempre maggior urgenza. Nel dettaglio, secondo l’ultima media rilevata dall’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico, la benzina self service è arrivata a 1,969 euro al litro (con picchi di 1,986), mentre il gasolio è a 1,879 euro al litro (con picchi di 1,986). Quanto al servito si è già sopra i 2 euro: 2,1 per la benzina e 2,015 per il diesel.




Insomma, un altro dossier bollente (e non per le temperature) sul tavolo di Palazzo Chigi mentre i avvicina la data di scadenza del taglio delle accise, fissato ad oggi all’8 luglio con il Governo chiamato a decidere quale strategia mettere in campo.


Proroga in arrivo? - Con l’ultimo taglio alle accise, l’esecutivo ha ridotto di oltre 30 centesimi il prezzo della benzina verde e per ora temporeggia ma qualche indizio sulle prossime mosse è arrivata dalla sottosegretaria all’economia Maria Cecilia Guerra che ha definito un nuovo intervento è “molto probabile”, anche perché con l’aumento dei prezzi aumenta anche il gettito dell’Iva e il governo non intende metterlo nelle casse dello Stato, ma usarlo “per abbassare le accise e tenere calmierato il prezzo”.

Sull’argomento è invece più sibillino Roberto Cingolani, ministro per la Transizione Ecologica: “La risposta a questa domanda arriverà in tempo reale, dipende da quale sarà la situazione economica e finanziaria. Difficile fare una previsione oggi, bisogna aspettare quale sarà qualche settimane prima il caro carburanti”, ha detto rispondendo, nel corso di un evento di PwC Italia, alla domanda sulla possibilità di prorogare lo sconto sui carburanti dopo la scadenza dell’8 luglio.

Nodo risorse - Come sempre prima, bisognerà verificare se l’extragettito Iva basterà a finanziare la proroga. E – aspetto non secondario – per quanto. Se, infatti, l’esecutivo decidesse di estendere la misura per tutta l’estate dovrebbe mettere sul piatto altri due miliardi. Se optasse per arrivare alla fine dell’anno, ne servirebbero più del doppio, circa cinque.

Ischia da record - Intanto, in attesa di nuovi probabili interventi, l’unica certezza è che l’incubo del caro carburante torna ad aleggiare come uno spettro sullo Stivale, da Nord a Sud con alcune zone più penalizzate di altre. E’ il caso ad esempio di Ischia, come denuncia il Codacons. che segnala come “un litro di benzina in modalità servito costa fino a 2,249 euro al litro, 2,130 euro/litro in modalità self, mentre il gasolio arriva a costare 2,189 euro/litro col servito”. Un vero e proprio salasso.
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