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Elezioni: centrodestra avanti a Genova e Palermo, centrosinistra a Parma e Verona. Flop del referendum

Economia
Elezioni: centrodestra avanti a Genova e Palermo, centrosinistra a Parma e Verona. Flop del referendum
(Teleborsa) - In attesa dello spoglio dei voti che inizierà oggi (13 giugno, ndr) pomeriggio alle ore 14, in base agli exit pool del consorzio Opinio Italia per la Rai alla chiusura dei seggi il centrodestra è avanti a Genova, Palermo, L’Aquila, Catanzaro mentre il centrosinistra è in vantaggio a Parma e a Verona. Il dato finale dell’affluenza negli 818 comuni gestiti dal Viminale l’affluenza è stato del 54,7% (alle precedenti omologhe elezioni era stato del 60,1%).

A Genova il sindaco uscente Marco Bucci, sostenuto dal centrodestra e da Iv, è tra il 51% e il 55%, un risultato che se confermato gli permetterebbe di vincere al primo turno contro Ariel Dello Strologo, avvocato e presidente della comunità ebraica della città, appoggiato dal “campo largo” di centrosinistra (dal Pd al M5s), che si ferma tra il 36 e il 40%. A Palermo in base alla legge elettorale basta superare il 40% per evitare il ballottaggio: l’ex rettore ed ex assessore regionale Roberto Lagalla (Lega, FdI e Fi) è tra il 43% e il 47%, mentre il suo principale rivale Franco Miceli, presidente dell’ordine degli architetti, sostenuto da Pd e M5s è tra il 27% e il 31%. A l’Aquila è avanti il primo cittadino uscente Pierluigi Biondi (Fratelli d’Italia): gli exit pool lo danno tra il 49% e il 53% e quindi potrebbe anche lui vincere al primo turno contro Stefania Pezzopane (Pd), appoggiata dal M5S (ma senza simbolo) e da Iv, che si ferma tra il 23% e il 27%.

A Verona, storica roccaforte del centrodestra, a sorpresa risulta in vantaggio il candidato del centrosinistra Damiano Tommasi (37%-41%), che ha approfittato della spaccatura del centrodestra. Il sindaco uscente Federico Sboarina, appoggiato da Fratelli d’Italia e Lega è tra il 27% e il 31%. Si contende il ballottaggio con l’ex sindaco ed ex leghista Flavio Tosi (appoggiato da Forza Italia e dai renziani) anche lui dato dagli exit poll tra il 27% e il 31%. A Parma, invece, Michele Guerra (delfino di Federico Pizzarotti) sostenuto anche dal Pd (che ha siglato un’alleanza con “Effetto Parma”, il movimento civico fondato da Pizzarotti dopo la sua uscita dal M5s) è in vantaggio (tra il 40% e il 44%) sull’ex sindaco di centrodestra Pietro Vignali (sostenuto da Fi e Lega ma non da Fdi) fermo tra il 19% e il 23%.

Flop storico invece dei referendum sulla giustizia. L’affluenza (dato definitivo) è stata per i cinque quesiti del 20,9%, la più bassa nel dopoguerra. Per validare i referendum serviva infatti una partecipazione oltre il 50% degli aventi diritto. Un obiettivo storicamente difficile da raggiungere, ma che in questa tornata è rimasto lontanissimo.





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