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Ambiente, gruppi Parlamento UE trovano accordo su riforma ETS

Ambiente, Clima, Economia
Ambiente, gruppi Parlamento UE trovano accordo su riforma ETS
(Teleborsa) - I principali gruppi politici del Parlamento europeo hanno trovato un compromesso per l'approvazione della riforma del sistema europeo di scambio di quote di emissione (ETS) e sulla tassa sul carbonio alle frontiere nella plenaria del 22 e 23 giugno. L'accordo è stato raggiunto tra i principali gruppi al Parlamento UE, ovvero Partito popolare europeo (PPE), Socialisti & Democratici (S&D) e Renew Europe. I due fascicoli del "Fit for 55" erano stati rimandati nel corso dell'ultima plenaria di giugno.

"Abbiamo un accordo, finalizzare questa legislazione la settimana prossima con il massimo sostegno dell'Europarlamento è di estrema importanza", ha detto in una conferenza stampa Mohamed Chahim (S&D) il responsabile del dossier sul meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM). L'accordo prevede la presentazione di diversi emendamenti comuni con il PPE e Renew.

"Si tratta di emendamenti molto tecnici - ha spiegato Chahim - Riguardano quattro elementi, la fine delle quote gratuite, le compensazioni all'export, il fattore di riduzione delle quote di emissione scambiabili, che aumenta leggermente di anno in anno e l'estensione del CBAM a più settori".

Su tutti e quattro, ha spiegato l'eurodeputato olandese, "abbiamo lavorato molto duramente con Renew e PPE" per trovare un punto di equilibrio". Circa la transizione verso la fine delle quote di emissione gratuite, di cui attualmente beneficiano le industrie UE ad alta emissione e su cui era avvenuta la spaccatura la settimana scorsa a Strasburgo, l'accordo prevede un periodo dal 2027 al 2032 (S&D chiedeva 2026-32, il PPE 2028-34).

Il sistema europeo di scambio di quote di emissione è il più grande programma di scambio di carbonio al mondo, e fino ad ora copriva circa il 40% delle emissioni di gas serra del Vecchio Continente, facendo pagare gli emettitori per ogni tonnellata di anidride carbonica emessa. Pietra angolare della politica climatica ed energetica dell'UE, si prevede che svolgerà un ruolo chiave per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
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