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Forniture Made in Italy per le miniere di ferro in Brasile di CSN Mineracao grazie alla Push Strategy di SACE

Economia
Forniture Made in Italy per le miniere di ferro in Brasile di CSN Mineracao grazie alla Push Strategy di SACE
(Teleborsa) - Numerose imprese italiane saranno coinvolte nell’incremento della capacità produttiva del Gruppo CSN (Companhia Siderúrgica Nacional), il secondo esportatore di ferro del Brasile, grazie alla Push Strategy di SACE che ha garantito un finanziamento di 375 milioni di dollari erogato da un pool di banche guidato da BNP Paribas, in qualità di Agent, Bookrunner e Assicurato, e composto dai Mandated Lead Arranger BNP Paribas, Crédit Agricole Corporate and Investment Bank, Natixis Corporate & Investment Banking through its New York Branch e Société Générale Milan Branch. Il finanziamento è in favore di CSN Mineracao SA, attiva nei processi di estrazione, lavorazione e vendita del ferro.

Grazie alla Push Strategy, SACE fa da apripista all’export italiano in mercati ad alto potenziale per il Made in Italy facilitando l’assegnazione di contratti a esportatori italiani. Il programma prevede l’organizzazione di incontri di business matching – il primo sarà entro la fine del 2022 - tra PMI italiane interessate ad accreditarsi come fornitori e i procurement team delle controparti estere beneficiarie delle linee di finanziamento. È previsto il potenziale coinvolgimento di 453 imprese italiane, soprattutto PMI, interessate ai settori in cui opera il Gruppo CSN. Gli incontri di business matching saranno ulteriormente rafforzati grazie a un calendario sempre più ricco di eventi e alla rafforzata collaborazione con le associazioni d’impresa e gli organismi del Sistema Italia presenti in loco.

L’ufficio di SACE a Sao Paulo in Brasile ha facilitato la chiusura dell’operazione poiché era in contatto già da oltre 5 anni con il Gruppo CSN e aveva già avviato un rapporto di collaborazione che ha permesso loro, dopo l’emergenza da Covid-19, di scegliere la soluzione migliore sia per il loro business sia per le imprese italiane. Infatti negli ultimi 6 anni, il Gruppo CSN ha già finalizzato contratti commerciali relativi a forniture con 19 esportatori italiani tra cui diversi clienti SACE, quali Matec, Paul Wurth Italia, Leonardo e Bedeschi.

Il finanziamento contribuisce allo sviluppo del piano di investimenti del Gruppo CSN nell’arco del quinquennio 2021-2025 che prevede la realizzazione di un nuovo sito produttivo a Congonhas City nello stato di Minas Gerais, progetti di espansione industriale di impianti produttivi esistenti e l’implementazione di tecnologia per l’incremento il recupero di materiale di scarto, con l’obiettivo di incrementare il valore delle importazioni dall’Italia.

Il Gruppo CSN, attivo dal 1941 nel settore dello steel, possiede una capacità produttiva di 5,6 milioni di tonnellate all’anno di acciaio grezzo. Nel 2015 ha acquisito Nacional Ores S.A. (NAMISA), la miniera di Casa de Pedra e il porto Tecar, che si aggiunge al porto Sepetiba Tecon, per un’attività integrata. L’autosufficienza energetica è assicurata inoltre da partecipazioni in 3 centrali elettriche e dalla quota di partecipazione diretta ed indiretta del 35% nel capitale di MRS Logistica, una JV con altre società siderurgiche locali Gerdau S.A., Usiminas e Vale S.A. Questa JV gestisce una concessione ferroviaria a lungo termine (valida fino al 2026), che collega l'acciaieria di CSN alla sua Miniera di ferro di Casa de Pedra e al terminal portuale privato, consentendo costi di trasporto competitivi e maggiore efficienza operativa. e, in via marginale, nella produzione di cemento e nei settori della logistica e del packaging.

Il Brasile è uno dei primi 5 player minerari a livello mondiale. Il Paese possiede le seconde riserve mondiali di minerale ferroso, le quarte di bauxite, le settime di oro e il sottosuolo contiene in abbondanza, tra gli altri, nickel, stagno, rame, manganese e nibio. Il fatturato complessivo del settore nel 2021 ha sfiorato i 45 mld di dollari, circa il 3% del PIL. Rispetto al 2020 la crescita di quasi il 50% è stata favorita dalla dinamica di prezzo sostenuta per buona parte dell'anno per quasi tutte le tipologie di metalli. Ancora oggi nel Paese sono attive circa 3mila miniere. Il minerale di ferro consta per i due terzi del fatturato del settore con una produzione pari a circa 400 milioni di tonnellate annue.



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