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Lavoro, INPS: in primo trimestre flussi a livelli pre-Covid

Forte aumento licenziamento economici e disciplinari

Economia
Lavoro, INPS: in primo trimestre flussi a livelli pre-Covid
(Teleborsa) - Nel primo trimestre i flussi nel mercato del lavoro (assunzioni, trasformazioni e cessazioni) hanno ripreso i livelli pre-Covid, compromessi nel biennio 2020-2021 dall'emergenza sanitaria con le connesse chiusure e restrizioni. Complessivamente, sia le assunzioni che le cessazioni hanno superato il livello del 2018-2019 e anche le trasformazioni si sono avvicinate al livello massimo in precedenza registrato nel 2019. E' quanti rileva l'osservatorio dell'Inps sul precariato.

Nel dettaglio, le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nei primi tre mesi del 2022 sono state 1.865.000, con un aumento del +43% rispetto allo stesso periodo del 2021. La crescita ha interessato tutte le tipologie contrattuali, risultando accentuata per le assunzioni stagionali (+113%), per gli intermittenti (+85%), per il tempo indeterminato (+44%), per l’apprendistato (+43%), mentre per le altre tipologie gli aumenti sono più contenuti: tempo determinato (+35%) e somministrati (+29%). La dinamica delle assunzioni èstata più consistente nelle imprese più piccole (under 15: +57%), a decrescere poi con l’aumento della dimensione aziendale: da 16 a 99 dipendenti (+40%) e oltre 99 dipendenti (+32%). Per quanto riguarda le tipologie orarie, il confronto tra il primo trimestre del 2022 con quello del 2021 registra andamenti in linea con la variazione del complesso delle assunzioni.



Le trasformazioni da tempo determinato nel primo trimestre 2022 sono risultate 191.000, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2021 (+68%). Nello stesso periodo, le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo – pari a 31.000 - risultano essere aumentate del 14% rispetto all’anno precedente.

Nei primi tre mesi dell'anno, le cessazioni sono state 1.515.000, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+47%). In aumento tutte le tipologie contrattuali: contratti stagionali (+105%), contratti intermittenti (+77%), contratti in apprendistato (+60%), contratti a tempo indeterminato (+47%), contratti a tempo determinato (+38%) e contratti in somministrazione (+37%).
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