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Aeroporti, Marin (ACI Europe): collaborazione e coerenza normativa per futuro forte e sostenibile

Quanto al principale tra i rischi al ribasso per gli aeroporti "rimane la pandemia e il possibile emergere di una nuova variante"

Economia, Trasporti
Aeroporti, Marin (ACI Europe): collaborazione e coerenza normativa per futuro forte e sostenibile
(Teleborsa) - Dalla regolamentazione degli slot ai diritti aeroportuali passando per connettività aerea regionale e decarbonizzazione: sono solo alcuni dei tanti temi affrontati dal presidente di ACI Europe Javier Marín al 32/esimo Congresso annuale dell'associazione ospitato da AdR all'aeroporto di Fiumicino, durante il quale ha invitato istituzioni dell'UE, governi europei e autorità di regolamentazione a collaborare con l'obiettivo di supportare per il settore dell'aviazione un futuro forte e sostenibile che passa anche e soprattutto da una sempre maggiore coerenza normativa.




"I voli a corto raggio rappresentano meno del 2% delle emissioni di CO2 del trasporto aereo e sono fondamentali per le comunità regionali perchè gli permettono di collegarsi con il resto d'Europa e del mondo", ha detto Marìn. "Tra l'altro - ha aggiunto - saranno i primi a entrare nel processo di decarbonizzazione. Dall'Ue sono stati infatti stanziati 1,7 miliardi di euro di finanziamenti pubblici per accelerare lo sviluppo di aeromobili puliti a corto raggio con l'obiettivo di entrare in servizio entro il 2030. Vietarli pertanto non ha senso".

Il Presidente di ACI Europe (associazione che rappresenta oltre 500 aeroporti europei) ha anche voluto chiarire che "non è solo responsabilità del gestore aeroportuale se in alcuni scali europei, a fronte di un aumento della domanda di questa estate piu' forte del previsto, si stanno registrando difficoltà operative perchè la carenza di personale, dovuta a mercati del lavoro molto ristretti in Europa, si registra in vari ambiti del settore dell'aviazione: dagli operatori di terra alle compagnie aeree".

Quanto al principale tra i rischi al ribasso per gli aeroporti "rimane la pandemia e il possibile emergere di una nuova variante. "Sappiamo - ammonisce Marìn - che le restrizioni di viaggio sono state inefficaci nel prevenire la diffusione del COVID-19. Ciò è stato formalmente riconosciuto dall'OMS e riflette il semplice fatto che ogni volta che viene identificata una nuova variante, questa è già in circolazione a livello internazionale e nazionale da diverse settimane o addirittura mesi. Quindi, non facciamo passi indietro in questo senso".


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