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UIF (Bankitalia): congelati 287 milioni a soggetti sanzionati, ma pesa elusione

Finanza
UIF (Bankitalia): congelati 287 milioni a soggetti sanzionati, ma pesa elusione
(Teleborsa) - Dalle comunicazioni ricevute al 20 giugno 2022 dall'Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d'Italia, "risultano congelati 129 rapporti finanziari riferibili, direttamente o mediante interposizione, a 25 soggetti designati, per complessivi 287 milioni di euro in fondi e garanzie. Il congelamento sta colpendo anche risorse economiche, ulteriori rispetto a quelle finanziarie comunicate alla UIF, per ingenti valori". Lo ha affermato il direttore della UIF, Cladio Clemente, in riferimento al congelamento di beni a soggetti colpiti dalle sanzioni alla Russia. I numeri sono stati presentati in occasione della presentazione Rapporto Annuale 2021 dell'autorità, incaricata di acquisire i flussi finanziari e le informazioni riguardanti ipotesi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo.

"Con il perdurare delle sanzioni è verosimile che si moltiplichino i tentativi di eluderle o aggirarle - ha aggiunto il funzionario di Bankitalia - L'entità degli asset e i volumi dei flussi di matrice russa generano reti di interessi e di rapporti, articolate attraverso molteplici interposizioni e con nodi collocati in diverse giurisdizioni; limiti alla trasparenza della titolarità effettiva continuano a consentire forme di arbitraggio".

"I presidi, gli strumenti e i poteri disponibili per la prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo si prestano al tracciamento di beni e interessi di soggetti designati; manca tuttavia una specifica base legale comune che sostenga una simile estensione - ha spiegato - In sua assenza le possibilità di azione possono risultare limitate. L'eterogeneità delle previsioni nazionali renderebbe opportuno un intervento di armonizzazione".



Il boom di segnalazioni

Guardando all'attività complessiva dell'UIF, nel 2021 le segnalazioni di operazioni sospette hanno superato le 139.000 unità, con un incremento di oltre 26.000 segnalazioni rispetto all'anno precedente (+23,3%), il più alto in valore assoluto registrato dall'Unità. I primi cinque mesi di quest'anno hanno continuato a evidenziare una crescita, anche se più contenuta, del flusso segnaletico (61.412 segnalazioni, +4,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno).

"Il marcato aumento registrato nel 2021 è dovuto in larga parte al contributo degli istituti di moneta elettronica e degli istituti di pagamento - ha spiegato Clemente - vi hanno concorso anche altri operatori, in particolare notai, prestatori di servizi di gioco e società di trasporto e custodia di valori. Risulta in ascesa anche il numero di segnalazioni prodotte dalle banche, segmento che più di altri e da più tempo partecipa in maniera attiva al sistema".

Gli illeciti fiscali si confermano una delle tipologie operative prevalenti nell'ambito della collaborazione attiva (16,8% sul totale delle segnalazioni). Le segnalazioni potenzialmente riconducibili a contesti di criminalità organizzata si sono mantenute intorno al 16% di quelle complessive. Sono risultate in notevole crescita le segnalazioni connesse all'utilizzo di valute virtuali che hanno formato oggetto di circa 3.500 segnalazioni, di cui 326 inoltrate da operatori specializzati del comparto.

Crediti fiscali e PNRR

Con riferimento alla cessione dei crediti fiscali collegati alle misure di rilancio, "sono state individuate anomalie ricorrenti riguardanti soprattutto l'incoerenza del profilo soggettivo o economico-finanziario del cedente rispetto ai presupposti e all'importo del credito ceduto nonché alla destinazione dei fondi trasferiti, elementi che avrebbero dovuto anche indurre a dubitare della stessa esistenza dei crediti - ha spiegato il funzionario di Bankitalia - In diversi casi l'analisi delle segnalazioni ha portato a rilevare possibili regie unitarie dietro le richieste di un'apparente molteplicità di soggetti".

"Le prime segnalazioni relative agli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) hanno riguardato per lo più richieste di finanziamenti a tasso agevolato funzionali all’attuazione dei programmi - ha aggiunto - In alcuni casi, i segnalanti hanno evidenziato anomalie nel profilo economico-patrimoniale delle società richiedenti o variazioni rilevanti nella proprietà, nella governance o nel giro d'affari proprio in prossimità della richiesta dei finanziamenti".
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