(Teleborsa) -
Il governo ha dettato nuove regole per la gestione della quotidianità lavorativa e la
sicurezza sui luoghi di lavoro nel privato nella fase di uscita dall'emergenza Covid-19.
Regole
più rilassate che prevedono il passaggio dall'obbligo all'
uso "consigliato" della mascherina e
l'abbandono dell'obbligo di usare la FFP2 sui luoghi di lavoro. Regole che prevedono anche il prolungamento di misure atte ad evitare assembramenti sui turni e l'uso esteso e caldeggiato dello
smart working. Un decalogo per gestire la nuova normalità, anche in caso di risalita dei contagi, che sono state accolte con favore dalle associazioni datoriali.
"Esprimiamo
massima soddisfazione per l’accordo raggiunto tra i Ministeri del Lavoro, della Salute e dello Sviluppo economico e le parti sociali sull'aggiornamento dei Protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro nel settore privato per il contrasto alla diffusione del Covid", commenta
Roberto Capobianco, Presidente di
Conflavoro PMI, aggiungendo "pur consapevoli che l’emergenza sanitaria non sia conclusa, abbiamo piena
fiducia nel senso di
responsabilità degli imprenditori e dei lavoratori, nell’assicurare le migliori condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro".
La
CNA, associazione che rappresenta l'artigianato, parla di "una
soluzione equilibrata e improntata alla chiarezza sull’utilizzo dei dispositivi di protezione". "Le mascherine tipo FFP2 rimangono un presidio importante per la tutela della salute - prosegue - ma sono obbligatorie solo dove specificato dalla normativa. Inoltre il datore di lavoro, su specifica indicazione del medico competente o del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, individua particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (FFP2), che dovranno essere indossati, avendo particolare attenzione ai soggetti fragili".