(Teleborsa) -
"Anticipare la riforma dell’IVA, che comunque dovremmo fare nel 2023, vuol dire tagliare i prezzi. E questo rappresenterebbe un intervento immediato di contrasto all’aumento generalizzato dei prezzi, dovuto all’inflazione di questi mesi". Lo ha detto, conversando con la stampa a Montecitorio, il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze,
Laura Castelli.“Ci sono settori - ha aggiunto Castelli - su cui possiamo intervenire velocemente,
in modo selettivo, sfruttando anche una parte dell’extra gettito. Penso ai beni per l’infanzia, anche in una logica di sostegno alla famiglie ed alla natalità, ai farmaci, alle bollette, o ai beni di prima necessita. Altri su cui è necessaria una maggiore programmazione, passando dalla Legge di Bilancio”.
“Sul gas, ad esempio, siamo già intervenuti. Con l’ultimo Decreto Bollette, confluito nel DL Aiuti che è all’esame del Senato, abbiamo confermato la riduzione al 5% dell'aliquota IVA sulle somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali”.
“Alla riforma dell’IVA lavoriamo da un po’ di tempo. Ma tutto questo si complica, per non dire che salta,
se si provoca una crisi di Governo. E con questo si mette a rischio anche il raggiungimento degli obiettivi previsti dal PNRR, lo stesso Decreto di fine luglio, per sostenere famiglie ed imprese, che ha annunciato il Presidente Draghi nei giorni scorsi,
e si mandano in fibrillazione i mercati. L’Europa ci guarda con stupore”.“
Mi auguro ci sia responsabilità da parte di tutte le forze politiche. Ai cittadini dobbiamo continuare a dare risposte, come abbiamo fatto con 33 miliardi di misure adottate negli ultimi mesi".