Facebook Pixel
Milano 12:49
34.221,75 -0,14%
Nasdaq 24-apr
17.526,8 0,00%
Dow Jones 24-apr
38.460,92 -0,11%
Londra 12:49
8.092,54 +0,65%
Francoforte 12:49
17.972,25 -0,64%

Governo, Confartigianato: "Con crisi a rischio 49,5 miliardi e 253mila occupati"

“Garantire governabilità"

Economia
Governo, Confartigianato: "Con crisi a rischio 49,5 miliardi e 253mila occupati"
(Teleborsa) - "Il Paese e gli imprenditori rischiano di pagare un prezzo altissimo a causa dell’incertezza legata alla crisi di governo. Serve uno straordinario senso di responsabilità da parte di tutte le forze politiche per assicurare governabilità e stabilità, indispensabili in una fase economica e sociale così difficile".



E’ l’appello del Presidente di Confartigianato Marco Granelli che esprime grave preoccupazione per gli effetti della situazione politica sul tessuto produttivo, in particolare delle micro e piccole imprese, e sul rilancio dello sviluppo. “Sono a rischio - sottolinea - gli impegni per risollevare gli imprenditori da questi due anni di crisi, per realizzare il PNRR e le riforme, per affrontare il drammatico impatto della guerra in Ucraina su famiglie e imprese”.

Confartigianato ha calcolato le conseguenze che potrebbero essere provocate dalla crisi di governo. Gli otto differenti effetti mettono a rischio 49,5 miliardi di euro, pari a 2,5 punti di PIL e delineano un rischio occupazione per 253mila lavoratori.

In particolare, secondo l’analisi di Confartigianato la crescita degli investimenti si ridurrebbe di 5 miliardi di euro, verrebbero meno circa 11 miliardi di interventi contro il caro-energia per famiglie e imprese che pagherebbero anche 3 miliardi in più per il rialzo dei tassi di interesse sui prestiti bancari, dovremmo rinunciare a 3,9 miliardi di effetto espansivo della legge di bilancio 2023, mentre peserebbe per 3,6 miliardi la deviazione dal sentiero di riduzione della pressione fiscale. E ancora, un incompleto raggiungimento degli obiettivi del PNRR metterebbe a rischio 17,8 miliardi di finanziamenti Ue, il blocco dei crediti fiscali per i bonus edilizia peserebbe per 5,2 miliardi sulle imprese con la perdita di 47mila occupati e la minore domanda di lavoro e i mancati effetti espansivi della politica fiscale potrebbero mettere a rischio oltre 206mila persone, con un effetto recessivo complessivo su 253mila posti di lavoro.
Condividi
```