(Teleborsa) - A seguito della conversione del
decreto legge “Aiuti”, il Presidente dell’ABI
Antonio Patuelli e il Direttore Generale
Giovanni Sabatini hanno immediatamente scritto al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, al Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, al Ministro dello Sviluppo Economico, al Sottosegretario agli Affari Europei e al Commissario Europeo per gli Affari Economici e Monetari perché assumano tutte le
iniziative necessarie per ottenere in tempi rapidi il rilascio da parte della Commissione Europea delle
autorizzazioni per consentire il rilascio delle coperture sui finanziamenti bancari da parte della Sace e del Fondo di garanzia per le PMI.
Il Decreto “Aiuti” infatti ha, tra l’altro, previsto nuove misure per favorire l’accesso alla
liquidità da parte delle imprese danneggiate dalle conseguenze economiche dell'aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, nell’ambito del recente Quadro Temporaneo sugli Aiuti di Stato, definito dalla Commissione Europea per affrontare la nuova situazione di crisi.
Al riguardo, tuttavia, le imprese italiane non possono ancora usufruire di tali
misure agevolative in quanto, dopo due mesi dall’emanazione del Decreto-legge, non c’è ancora l’autorizzazione della Commissione Europea.
È necessario che le
garanzie pubbliche, previste dagli artt. 15 e 16 del Decreto “Aiuti”, siano immediatamente disponibili, anche considerato che la possibilità per il loro rilascio si chiuderà alla fine del 2022, secondo quanto previsto dalla legge e dal Quadro Europeo Temporaneo sugli Aiuti di Stato attualmente in vigore.
Per il Presidente e il Direttore Generale dell’
ABI, inoltre, è assolutamente necessario che, con l’autorizzazione della Commissione Europea, possa finalmente partire l’operatività della
Sace, secondo quanto previsto dall’art. 17 del Decreto “Aiuti”; ciò favorirebbe tra l’altro l’erogazione di finanziamenti bancari su
scadenze più lunghe, rispetto a quanto previsto dal Quadro Temporaneo, riducendo per le imprese il peso degli oneri finanziari.
Inoltre, per liberare
risorse nei bilanci delle banche per erogare
nuovo credito alle imprese è ugualmente urgente e necessario che la Commissione Europea rilasci l’autorizzazione alla proroga dello schema di garanzie sulle
cartolarizzazioni sui crediti deteriorati (c.d. GACS) scadute a giugno del corrente anno.