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Carburanti, prezzi ancora in calo. Consumatori: riduzioni tardive e lente

Economia
Carburanti, prezzi ancora in calo. Consumatori: riduzioni tardive e lente
(Teleborsa) - Secondo i dati settimanali del ministero della Transizione Ecologica appena pubblicati, i prezzi della benzina e del gasolio in modalità self service diminuiscono a 1,831 euro al litro e a 1,811 euro.

"Finalmente la benzina scende sotto il livello precedente all'invasione dell'Ucraina. Era ora! Prosegue, infatti, il calo dei prezzi dei carburanti iniziato a luglio, ossia da quando i Paesi Opec+, bontà loro, anche se con il contagocce e per gentil concessione, hanno aumentato la produzione di petrolio. Dalla fine di giugno, il prezzo della benzina è sceso di oltre 24 cent al litro, con un ribasso dell'11,7%, pari a 12 euro e 17 cent per un pieno da 50 litri, il gasolio è diminuito di oltre 22 cent al litro, con una riduzione del 10,9%, pari a 11 euro e 13 cent a rifornimento", ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori sulla base dello studio condotto sui dati settimanali del Mite.

"Da quando è iniziata la guerra, grazie alla caduta dei prezzi di luglio e al taglio di 30,5 cent del Governo, un litro di benzina costa ora quasi 2 cent in meno, con una flessione dell'1%, pari a un risparmio di quasi 1 euro (97 cent) per un pieno da 50 litri, mentre il gasolio resta a livelli ancora maggiori a quelli pre-conflitto, quasi 9 cent al litro, con un balzo del 5,2%, pari a 4 euro e 45 cent a rifornimento", ha aggiunto Dona. "Una magra consolazione. La cattiva notizia, infatti, è che i prezzi sono ancora esorbitanti, inaccettabili e anormali. Rispetto all'inizio dell'anno la benzina, nonostante il taglio delle accise, è aumentata del 6,5%, pari a 5 euro e 55 cent per un pieno di 50 litri, 133 euro su base annua, il gasolio è decollato del 14,3%, 11 euro e 30 cent a rifornimento, equivalenti a 271 euro annui", ha concluso Dona.

Nonostante da più parti si annunci in pompa magna l’attesissimo calo dei prezzi dei carburanti, questo sta procedendo al rallentatore rispetto alle recenti fiammate e non basta assolutamente a recuperare quanto accaduto nei mesi scorsi, quando listini schizofrenici e ormai svincolati dai mercati internazionali sono balzati alle stelle prosciugando le tasche di tanti italiani.

“Di fronte alla crescita senza freni dei listini alla pompa registrata nell’ultimo anno, riduzioni così tardive, lente e contenute non bastano assolutamente – ha spiegato il presidente Carlo Rienzi – Non è con le virgole che si ritorna a una normalità fatta di prezzi equi per i consumatori. Sbaglia due volte chi esalta questi ritocchi al ribasso, quasi impercettibili per i cittadini dissanguati, in uno scenario che ha visto esplodere, letteralmente, i costi per i trasporti e gli spostamenti proprio a ridosso dell’estate”.

“Ci aspettiamo dal prossimo Governo, dopo anni di promesse sul taglio delle accise, un intervento finalmente incisivo e direttamente alla fonte sulla definizione dei prezzi dei carburanti: unica soluzione in grado di dare un po’ di respiro alle tasche di automobilisti, motociclisti e operatori della logistica”.

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