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Coronavirus in Italia, oggi poco più di 28 mila contagi. Tasso positività al 15%

Ricciardi invita a non abbassare l'asticella dell'attenzione

Economia, Salute e benessere
Coronavirus in Italia, oggi poco più di 28 mila contagi. Tasso positività al 15%
(Teleborsa) - Sono 28.433 i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore nel nostro Paese a fronte di poco più di 189 mila tamponi con il tasso di positività al 15%, ieri al 15,7%. Questi i numeri diffusi oggi, giovedì 11 agosto, dal Ministero della Salute stando al quale Le persone in terapia intensiva sono 321 - come ieri - quelle nei reparti ordinari 8.358 (-234). I decessi totali, dopo alcuni riconteggi, arrivano a 173.701. Il numero dei positivi da inizio pandemia, inclusi morti e guariti, sale a 21.428.602. I guariti sono, invece, 20.314.689.


Intanto, secondo quanto rilevato dagli ultimi dati provenienti dagli ospedali sentinella aderenti alla rete Fiaso, la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, in Italia, nell'ultima settimana, sono diminuiti "in modo deciso" i ricoveri Covid, con un calo del 20% in area medica. Dato simile anche per le terapie intensive, che hanno registrato un calo del 22% rispetto alla settimana precedente e un indice di occupazione stabile al 4,4%.


Ma Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute e professore di Igiene all'università Cattolica, invita a non abbassare la guardia. "L'arrivo dell'influenza in autunno mi preoccupa molto. In Australia, dove è in corso l'epidemia stagionale, registrano una malattia più cattiva rispetto agli ultimi 2 anni, ma soprattutto stanno osservando, sia nei bambini che negli adulti, una contemporanea infezione Covid-influenza o, nei bambini, virus sinciziale insieme a quello pandemico", spiega all'Adnkronos.

Sulla linea della massima cautela anche Anthony Fauci: "la pandemia non è finita, attenzione all'inverno", dice l'infettivologo statunitense a capo della task force sanitaria della Casa Bianca. Secondo l'esperto "è comprensibile che la gente sia stanca e voglia tornare a un certo grado di normalità, ma non dobbiamo abbassare completamente la guardia".
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