Facebook Pixel
Milano 9:02
33.462,72 -1,45%
Nasdaq 15-apr
17.706,83 0,00%
Dow Jones 15-apr
37.735,11 -0,65%
Londra 9:02
7.858,02 -1,35%
17.925,25 -0,56%

Casi Covid-19 ancora in calo. Gimbe: "Contagi ancora alti, rischio per autunno"

Salute e benessere
Casi Covid-19 ancora in calo. Gimbe: "Contagi ancora alti, rischio per autunno"
(Teleborsa) - Tornano a salire i contagi da Covid-19 nell'ultima settimana, sebbene i dati giornalieri indichino un ridimensionamento del trend rispetto ai picchi di inizio settimana. E' quanto emerge dalla combinazione die dati del Ministero della salute e del report settimanale della Fondazione Gimbe.

Dati dati giornalieri emergono 23.438 i nuovi contagi nelle ultime 24 ore, in calo rispetto ai 25.389 di ieri. I decessi si sono ridotti a 84 dai 112 di mercoledì. Effettuati 154.143 tamponi fra molecolari ed antigenici, per un tasso di positività che sale al 15,2% dal 14,6% di ieri.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 234 (-5), mentre i ricoverati nei reparti ordinari sono 6.004, (-166). Gli attualmente positivi sono 711.312 (-16.500).

Il monitoraggio della Fondazione Gimbe, per la settimana dal 17 al 23 agosto, rileva invece un aumento di nuovi casi (177.877, +18,7%) e una sostanziale stabilità dei decessi (759, +1,7%). In calo i casi attualmente positivi (-11,9%), le persone in isolamento domiciliare (-11,9%), i ricoveri con sintomi (-15,5%) e le terapie intensive (-15,1%).

Per Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE, l'aumento die casi settimanali è "dovuto in parte al rimbalzo conseguente al minor numero di contagi rilevati nel lungo weekend di Ferragosto, in parte al verosimile aumento della circolazione virale".

"L’attuale numero dei decessi – aggiunge – in particolare negli over 80 è fortemente condizionato sia dalla circolazione virale sia dal progressivo declino della protezione vaccinale nei confronti della malattia grave dopo 120 giorni dalla terza dose, indipendentemente da altre variabili quali comorbidità, sotto-utilizzo farmaci antivirali, problematiche organizzative, criteri per definire il decesso COVID".

Guardando alla copertura vaccinale, su un totale di quasi 51 milioni di persone, l’88,2% ha ricevuto almeno una dose di vaccino e l’86,7% ha completato il ciclo vaccinale. Crescono i nuovi vaccinati: 1.760 rispetto ai 1.527 della settimana precedente (15,3%). Ma c'è anche un dato negativo: la popolazione a rischio di malattia grave è ancora molto numerosa e prendendo in considerazione over 60 e fragili, al lordo delle persone guarite temporaneamente protette, si contano 893 mila non vaccinati, 1,91 milioni senza terza dose e 14,3 milioni senza quarta dose la cui campagna di somministrazione sconta un clamoroso ritardo".

"Il rischio concreto - conclude Cartabellotta - è quello di trovarsi in piena stagione autunnale ad inseguire il virus per l’ennesima volta, compromettendo la salute e la vita delle persone più fragili e ritardando l’assistenza sanitaria per i pazienti con altre patologie".
Condividi
```