(Teleborsa) -
Riparte la stagione degli scioperi in un settembre che si preannuncia caldissimo, in vista delle prossime
elezioni e del
momento di crisi che il Paese sta attraversando. Si parte
oggi 9 settembre con lo
stop delle ferrovie, della scuola e della sanità.
E' stato indetto per oggi uno
sciopero nazionale di 8 ore, dalle ore 9 alle 17, dei
macchinisti e capitreno di Trenitalia, Italo, Trenord, Trenitalia, Tper e Sncf. La protesta è stata proclamata dai sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa
contro i recenti episodi di aggressione al personale in servizio sui treni, per chiedere delle
misure di sicurezza. "A tutt’oggi, preso atto dell'ennesima aggressione al personale in servizio sui treni - denunciano i sindacati - non si è apprezzato alcun intervento da parte dei datori di lavoro (
aumento delle risorse a supporto del personale di front line) e neanche una maggiore incisività da parte del legislatore rispetto alle proposte fatte dalle parti sociali (
daspo trasporti, revisione della normativa in essere)".
Trenitalia ha fatto sapere che "sono previste
possibili cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e Regionali", che "potranno protrarsi anche oltre l’orario di termine dello sciopero".
E' prevista poi
un'astensione dal lavoro di 48 ore il 9 e 10 settembre per il comparto della
scuola, della
pubblica amministrazione e della
sanità pubblica e privata, proclamata dalla Fisi - Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali. La protesta in questo caso è stata indetta
contro il mantenimento dell’obbligo vaccinale contro il Covid-19 per alcune categorie professionali, come quelle sanitarie, e per la necessità che in autunno gli sia somministrata la quarta dose. Una scelta che la Federazione definisce "non comprensibile".
Nel comparto scuola
si sono già tenuti degli scioperi nei giorni scorsi, per il rinnovo del contratto, scaduto ormai da troppo tempo e non più adeguato per il costo della vita.