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Goldman rimane bullish su greggio: timori domanda nascondono sotto-investimenti

Finanza
Goldman rimane bullish su greggio: timori domanda nascondono sotto-investimenti
(Teleborsa) - Goldman Sachs ribadisce la propria visione rialzista sui prezzi del petrolio, nonostante i recenti cali (con i prezzi al livello più basso dallo scorso gennaio) provati dal peggioramento dell'outlook a livello globale, con economie in rallentamento o già in recessione. "Un dollaro forte e le aspettative in calo della domanda rimarranno potenti venti contrari ai prezzi fino alla fine dell'anno - scrive la banca d'affari - Tuttavia, l'assetto rialzista strutturale dell'offerta - a causa della mancanza di investimenti, della bassa capacità inutilizzata e delle scorte - si è solo rafforzato, richiedendo inevitabilmente prezzi molto più elevati".

Secondo gli economisti della banca, ci vorrebbe un duro atterraggio economico per giustificare un calo sostenuto dei prezzi. Sebbene riconoscano che il percorso a breve termine è destinato a rimanere volatile, con l'USD in rafforzamento, ritengono che la convinzione bullish di lungo termine sia solo rafforzata dai problemi sul lato dell'offerta a livello globale.



Goldman Sachs ricorda infatti che l'offerta russa diminuirà entro la fine dell'anno quando l'embargo dell'UE entrerà in vigore insieme alla fine del rilascio delle Riserve Strategiche di Petrolio (SPR) coordinato a livello globale. Prendendo in considerazione il continuo rallentamento della crescita globale e i problemi della Cina con le politiche zero-Covid, la banca statunitense prevede ancora un disavanzo del mercato petrolifero globale destagionalizzato nel quarto trimestre del 2022 e nel 2023, tenendo conto degli aumenti necessari per la crescita della domanda e per il reindirizzamento del petrolio russo.
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