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RCA, Ivass: "Nel II trimestre prezzo medio cala a 353 euro (-2,1% su anno)

Associazioni dei consumatori: "Calo insufficiente. Con inflazione e caro energia rischio inversione di tendenza"

Assicurazioni, Economia
RCA, Ivass: "Nel II trimestre prezzo medio cala a 353 euro (-2,1% su anno)
(Teleborsa) - Calano i prezzi Rc auto nel secondo trimestre dell'anno. Il prezzo medio effettivo dei contratti r.c. auto è pari a 353 euro, in riduzione del 2,1% su base annua. Rispetto al 2014, il prezzo si è ridotto di 135 euro (-27,7%). Il 50% degli assicurati paga meno di 316 euro e solo il 10% meno di 186 euro. Questo, in sintesi, il quadro che emerge dal bollettino statistico dell'Ivass.

Prosegue il processo di convergenza dei premi r.c. auto. Il differenziale dei premi tra le province di Napoli e Aosta è di 250 euro, in riduzione dell'11,4% su base annua. Rispetto al 2014, il differenziale si è ridotto del 47,9%; il tasso di penetrazione della scatola nera è del 21,2%, in lieve aumento rispetto all'anno precedente; il 14,4% dei rischi r.c. auto è assicurato da imprese c.d. dirette, che operano prevalentemente tramite telefono o internet; un assicurato di un'impresa diretta paga in media 317 euro contro i 359 euro di un assicurato presso imprese tradizionali; i portafogli delle imprese dirette presentano una maggiore presenza di assicurati del Centro e Nord-Ovest e una classe media di bonus-malus più alta rispetto alle imprese tradizionali.

Il calo dei prezzi, tuttavia, non soddisfa le associazioni dei consumatori che considerano la riduzione delle tariffe Rc auto del 2,1% nel secondo trimestre dell'anno "del tutto insufficiente", e prevedono un aumento dei prezzi delle polizze a causa di inflazione e caro-energia.

"Si tratta di una riduzione delle tariffe davvero minima considerati due anni di pandemia che hanno prodotto limiti agli spostamenti e un crollo degli incidenti in Italia – afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi commentando i dati forniti oggi dall'Ivass –. Se pensiamo agli enormi profitti incamerati dalle imprese assicuratrici grazie alla pandemia, i prezzi delle polizze avrebbero dovuto subire un crollo verticale, ma così non è stato. Il trend nel settore Rc auto, inoltre, rischia di invertire la rotta, con le tariffe che potrebbero tornare a breve a salire per effetto di inflazione e caro-energia, così come annunciato dalle compagnie di assicurazioni. Una ipotesi che, oltre al danno, rappresenterebbe una beffa per milioni di assicurati".

"Troppa grazia! Il dato positivo è che prosegue il calo dell'rc auto, ma certo si tratta di passi da lumaca. Anche se il confronto con il trimestre precedente è improprio perché risente della stagionalità, resta il fatto – commenta Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori (Unc) – che il prezzo scende da 353 euro e 40 centesimi del primo trimestre 2022 a 352 euro e 90 centesimi, insomma appena 50 cent, -0,14%. Un rallentamento nella discesa che speriamo non stia ad indicare una prossima inversione di tendenza".




(Foto: ElisaRiva / Pixabay)
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