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Governo, Meloni: "Bisogna fare presto. Ci sono scadenze importanti"

Ecco i passaggi fondamentali che porteranno alla formazione del nuovo esecutivo di centrodestra

Politica
Governo, Meloni: "Bisogna fare presto. Ci sono scadenze importanti"
(Teleborsa) - E' corsa contro il tempo per il futuro governo di Giorgia Meloni che, fra le fibrillazioni della maggioranza, conta di chiudere la partita della squadra e dell'esecutivo e dell'insediamento il prima possibile, per dedicarsi ai veri temi caldi (crisi energetica e bilancio). L'obiettivo è arrivare al 20 ottobre con un governo, in modo da iniziare subito a lavorare sull'emergenza energia e sulla Legge di bilancio ed, eventualmente, partecipare da Premier al Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre.

"Bisogna cercare di fare presto", ha affermato Giorgia Meloni uscendo da Montecitorio e ricordando che "ci sono troppe scadenze importanti". Fra queste appunto il consiglio europeo e il decreto aiuti per l'emergenza energetica.

Nessun commento sul toto Ministri, mentre liquida con un "nessun inciucio" l'ipotesi di esser diventata una seguace di Mario Draghi. "Io penso che persone normali che cercano di organizzare una transizione ordinata nel rispetto delle istituzioni facciano una cosa normale, non è che si fa un inciucio", ribadisce Meloni.

Frattanto, l'iter di formazione del nuovo governo è dettato da tempi e passaggi tecnici fondamentali, a partire dalla formazione del nuovo Parlamento, che si riunirà per la prima volta il prossimo 13 ottobre in seduta comune. Secondo la Costituzione, infatti, i due rami del Parlamento devono essere convocati "non oltre il ventesimo giorno" dal voto che cade di sabato.

Sarà la volta poi della formazione dei gruppi parlamentari e dell'elezione dei Presidenti di Camera e Senato. Ma già a questo punto vi dovrà essere una maggioranza ed un'idea chiara sulla formazione del nuovo governo. Seguirà l'elezione dei capigruppo, cruciale per passare poi alla fase delle consultazioni del Quirinale.

Altra momento clou l'avvio delle consultazioni del Presidente Sergio Mattarella che, data l'ampia maggioranza uscita dalle elezioni, cercherà di concluderle in tempio brevi. Si può supporre che il Capo dello Stato avvii le consultazioni già dal fine settimana del 15 e 16 ottobre o dall'inizio della settimana successiva fra il 17 e 18 ottobre.

Mattarella ascolterà i capigruppo, i leader di coalizione, gli ex presidenti delle Camere e i presidenti appena eletti per orientarsi ed affidare formalmente l'incarico di formare il governo. La scelta cadrà presumibilmente su Giorgia Meloni, leader del partito più votato della coalizione vincente.

L'incaricato tradizionalmente accetta l'incarico di formare il governo "con riserva", per poi passare al giro di colloqui e tornare al Quirinale con la lista dei Ministri sostenuta dalla maggioranza e dunque concordata con i leader di tutti i partiti che compongono la coalizione di maggioranza (Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia). L'atto conclusivo sarà la nomina dei Ministri ed il giuramento.
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