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Governo, Dpb inviato in anticipo a Bruxelles. Draghi: "I governi passano l'Italia resta"

La parte programmatica con la definizione della manovra verrà integrata dal nuovo esecutivo

Economia
Governo, Dpb inviato in anticipo a Bruxelles. Draghi: "I governi passano l'Italia resta"
(Teleborsa) - Nell'ultimo Consiglio dei ministri prima dell'insediamento del nuovo esecutivo, il governo Draghi ha approvato il Documento Programmatico di Bilancio per il 2023. In linea con l'approvazione della Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza, che si limita all'analisi delle tendenze in corso e alle previsioni tendenziali per l'economia e la finanza pubblica italiane, il Documento include le principali linee di intervento a legislazione vigente e i relativi effetti sugli indicatori macroeconomici e di finanza pubblica per il prossimo anno. Un documento "leggero" rispetto al solito in quanto la parte programmatica con la definizione della manovra verrà integrata dal nuovo governo.

Ieri sera, dopo l'approvazione da parte del Cdm, il Dpb è stato trasmesso alla Commissione Europea e all'Eurogruppo, cinque giorni in anticipo rispetto alla scadenza del 15 ottobre.

Tra gli ultimi atti del Governo Draghi anche l'approvazione, in esame preliminare, di un disegno di legge che introduce deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane, anche in attuazione della missione 5, componente 2, riforma 2, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in materia di assistenza agli anziani non autosufficienti. "Il testo – fa sapere Palazzo Chigi in una nota – opera nel solco dell'attuazione delle norme della legge di bilancio 2022, con le quali si è iniziato il percorso di riforma previsto dal PNRR, e si è avviato a livello territoriale il processo di integrazione dei servizi sociali e sociosanitari riservati alle persone non autosufficienti".

Dopo venti mesi a Palazzo Chigi Draghi ha chiuso, così, la sua esperienza alla guida del governo. La seduta del Cdm, durata meno di mezz'ora, è stata l'occasione per i saluti finali, per un brindisi nella sala dei Galeoni di Palazzo Chigi e per la foto ricordo. Draghi ha ringraziato tutti per il lavoro svolto, ripercorrendo i principali dossier affrontati: "Avete – ha detto Draghi ai suoi ministri – fronteggiato una pandemia, una crisi economica, una crisi energetica, il ritorno della guerra in Europa. Avete organizzato la campagna vaccinale, scritto e avviato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato un numero enorme di misure di sostegno economico. Dall'organizzazione dei vertici G20 al sostegno immediato e convinto all'Ucraina, avete reso l'Italia protagonista in Europa e nel mondo. Il merito è del vostro entusiasmo, della vostra professionalità, del vostro spirito di collaborazione, tra voi, con gli altri organi dello Stato, con gli enti territoriali". Certo non sono mancati i momenti difficili e, soprattutto negli ultimi mesi, i contrasti politici. "L'unità nazionale – ha proseguito – è, per forza di cose, un'esperienza eccezionale, che avviene soltanto nei momenti di crisi profonda. Mantenerla, come avete fatto, per molti mesi, richiede maturità, senso dello Stato e anche un bel po' di pazienza". Però, ha aggiunto, "i cittadini si aspettavano molto da voi e voi li avete serviti al meglio. Potete essere orgogliosi di quanto fatto, dei risultati che avete raggiunto, dei progetti che avete avviato e che altri sapranno completare". Adesso è il momento di far sì che il nuovo governo sia al più presto operativo. "Tra qualche settimana, su questi banchi siederà il nuovo esecutivo, espressione del risultato delle elezioni che si sono appena tenute. Vi rinnovo l'invito ad agevolare una transizione ordinata, che permetta a chi verrà di mettersi al lavoro da subito. Lo dobbiamo alle istituzioni di cui abbiamo fatto parte, ma soprattutto lo dobbiamo ai cittadini. I governi passano – ha concluso Draghi – l'Italia resta".


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