(Teleborsa) - Si è aperta in mattinata
l'assemblea annuale di Mediobanca, che torna in presenza dopo l'esperienza virtuale della pandemia.
Presente il 60,42% del capitale e fra i soci con quote superiore al 3% si segnalano
Delfin (al 19,77%),
Caltagirone (al 5,61%),
Blackrock (al 4,16%) e
Mediolanum (al 3,43%). Francesco Gaetano Caltagirone non ha partecipati di persona all'assemblea.
In apertura dei lavori, il
Presidente Renato Pagliaro ha voluto
ricordare gli scomparsi Leonardo Del Vecchio ed Ennio Doris, storici azionisti dell'istituto di Piazzetta Cuccia, ed ha chiesto un
momento di raccoglimento per ricordare i due imprenditori e Cavalieri del lavoro "profondamente legati a Mediobanca".
L'Ad Alberto Nagel ha affermato che il
secondo trimestre (ottobre-dicembre)
"è partito bene" ed ha sottolineato che "quando si entra in una fase recessiva, che nessuno sa quanto sarà ampia, è importante aver fatto i compiti a casa, quindi generare credito con attenzione e non aver preso un eccessivo di rischio".
A proposito di
eventuali M&A nel wealth management, in particolare a proposito di
Banca Generali, Nagel ha affermato
"siamo sempre aperti e interessati", ma in questa fase complessa
occorre "essere vigili e prudenti". "Abbiamo un piano di crescita organica molto interessante sul wealth management", ha detto il manager, ricordando però che le "grandi operazioni comportano rischi maggiori che possono portare a un impoverimento del capitale" e risulta difficile anche "trattenere le persone che collaborano quando si passa da una parte all'altra" dunque "sono operazioni interessanti sulla carta ma quando si entra nella fattibilità è diverso".
Parlando del settore bancario, Nagel ha affermato che sconta la crisi e gli attivi a rischio. "Siamo in un girone, quello bancario, che è cadetto, è amaro dirlo e quando il regolatore e le autorità se ne renderanno conto e penseranno di aiutare anche normativamente le banche forse si avrà un andamento diverso borsistico".